"Stiamo seguitando a prenderci in
giro finché qualcuno non ci dice che è uscito un vaccino e siamo
tutti sereni. Invece di dire ricominciare questo è meglio
rimboccarci le maniche per fare un grande campionato l'anno
prossimo". Così il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero,
oggi a "Un Giorno da Pecora", su Rai Radio1, sulla possibilità
di ripartire con la Serie A.
"Ad esempio, se un calciatore contrae il virus, cosa
facciamo, lo mandiamo in quarantena, o viene trattato come se
fosse infortunato? - si chiede Ferrero -. E poi come si fa a
pretendere che i calciatori che hanno fatto quarantena vadano
poi in ritiro in un albergo altri 30 giorni? Mica stanno ai
domiciliari. Sarò felice di riprendere il campionato quando ci
daranno delle assicurazioni e si faranno delle proposte
accettabili". Sulla ripartenza ipotizzata per il 4 maggio,
Ferrero frena: "Sarà l'11 o il 18, quello è l'orientamento. E il
campionato se poi inizia bisogna fare due o tre partite a
settimana, devi giocare ad agosto. Poi devi dare un po' di
vacanza ai ragazzi, per iniziare il nuovo campionato ad ottobre?
E gli Europei a giugno? La coperta è corta".
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