"In ogni caso, e una decisione
personale e come tale va pienamente rispettata". E' la risposta
della federcalcio argentina (Afa), citata dal giornale sportivo
'Olè', alla richiesta di un commento sull'imminente convocazione
da parte dell'Italia di Mateo Retegui, capocannoniere del torneo
argentino con 6 gol in 7 partite con la maglia del Tigre. Il
23enne attaccante ha il passaporto italiano grazie al nonno
materno originario di Canicattì e ha dato immediata risposta
positiva alla chiamata di Mancini.
Così la stampa argentina si chiede come sia stato possibile
che prima di farlo, il ragazzo o la sua famiglia non abbiano
contattato l'Afa per capire se ci fosse una possibilità di
essere convocato dal ct dell'Albiceleste campione del mondo
Lionel Scaloni (incoronato proprio oggi dal 'Pais' uruguayano
come miglior tecnico del Sudamerica). Retegui e il suo entourage
non l'hanno fatto, limitandosi a dire subito sì all'Italia,
forse per il fatto, ipotizza 'Olè', che Scaloni ha piena fiducia
in Lautaro Martinez, Julian Alvarez e Giovanni Simeone, tutti
ancora giovani, e quindi non ha intenzione di chiamare nomi
nuovi, almeno per ora, per l'attacco.
La stampa argentina intanto scrive che il giocatore partirà
sabato 18 per l'Italia "per poi mettersi a disposizione di
Mancini". Viene poi ricordato che l'Argentina perderà ogni
possibilità di chiamarlo in futuro se Retegui metterà piede in
campo, anche per un solo minuto, nelle partite ufficiali
(eliminatorie di Euro 2024) dell'Italia contro Inghilterra e
Malta del 23 e 26 marzo. Se invece resterà in panchina in
entrambe le occasioni, Scaloni potrebbe ancora chiamarlo.
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