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Serie A, Lazio-Genoa 0-1 e Napoli-Sassuolo 2-0

Calcio

Serie A, Lazio-Genoa 0-1 e Napoli-Sassuolo 2-0

Sarri a 0 punti ma recrimina su due rigori, emiliani in dieci nel secondo tempo

27 agosto 2023, 22:34

Redazione ANSA

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Soccer: Serie A SSC Napoli - US Sassuolo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Soccer: Serie A SSC Napoli - US Sassuolo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Soccer: Serie A SSC Napoli - US Sassuolo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Lazio-Genoa 0-1 CRONACA e Napoli-Sassuolo 2-0 CRONACA, per la seconda giornata del campionato di calcio di Serie A.

Il primo gol in A dell'ìtalo-argentino Retegui e la prima vittoria in A del Genoa di Gilardino coincidono con una vittoria pesante in casa Lazio, la seconda di fila di questo inizio campionato dopo la rimonta subita a Lecce. La Lazio doveva raddrizzare la rotta dopo il ko all'esordio in campionato contro il Lecce, ma dalla prima partita casalinga stagionale, contro il Genoa neopromosso, sono arrivati segnali negativi, con qualche recriminazione. Il primo confronto assoluto in panchina tra Maurizio Sarri e Alberto Gilardino si chiude con il successo (0-1) del secondo, capace di schierare una squadra solida e dotata di buone idee; Sarri e la Lazio, da parte loro, lamentano un doppio rigore non concesso nel primo tempo. Era la prima partita all'Olimpico senza Milinkovic, e la fisicità del serbo sarebbe servita tanto, visti i 15 corner conquistati dai suoi ex compagni. L'ultima volta in cui la Lazio non vinse nessuno dei primi due incontri di campionato era il 2018-2019 (doppia sconfitta contro Napoli e Juve). Non solo: negli ultimi 14 match contro il Genoa, la Lazio era uscita imbattuta in 12 occasioni. L'avvio di partita è di marca genoana: gli uomini di Gilardino vanno vicini al gol dopo appena tre minuti con Retegui di testa su lob di Gudmundsson. I padroni di casa mettono un paio di cross nell'area rossoblù, ma in maniera confusa. Il Genoa invece prima spaventa la Lazio con un palo (timbrato da Vasquez con un missile), poi la castiga grazie all'opportunismo di Retegui, di testa dopo che Provedel aveva parato il tiro di Frendrup. Il Grifone gioca meglio, è più ordinato con la palla e dietro difende compatto. La Lazio non ingrana fino a poco dopo la mezz'ora, quando Marinelli non concede un rigore ai capitolini (spallata rude di Dragusin a Immobile): a quel punto Luis Alberto e Felipe Anderson suonano la carica, senza trovare però il pareggio, bensì solo proteste per un rigore invocato (fallo su Zaccagni) e non concesso dall'arbitro. La prima frazione si chiude con la deviazione decisiva di Bani sul destro di Kamada davanti alla porta. Sarri dà la sveglia ai suoi nell'intervallo, tanto che il secondo tempo si apre con un monologo laziale, una sfilza di corner conquistati e una sassata di Luis Alberto, parata. I brividi forti i tifosi laziali li sentono quanto Immobile scavalca Martinez da due passi, centrando tuttavia la traversa. Sia Sarri che Gilardino inseriscono forze fresche; nella Lazio, Castellanos prova a farsi vedere, con un colpo di testa nell'area piccola a cinque minuti dalla fine, ma non basta, anzi per un pelo Ekuban non segna il 2-0. Contro il Napoli, tra una settimana al Maradona, servirà una Lazio diversa. Il Genoa trova invece la prima vittoria stagionale, dopo la sconfitta all'esordio con la Fiorentina.

La prima volta al Maradona con lo scudetto cucito sulle magliette finisce bene per il Napoli che batte il Sassuolo (2-0) con gol di Osimhen su rigore nel primo tempo e di Di Lorenzo il quale sfrutta nella ripresa un assist di Kvaraskhelia. La strada per gli azzurri, che già appare in discesa per la differente caratura tecnico-tattica rispetto agli emiliani, viene definitivamente spianata, sul risultato di 1-0, da una clamorosa leggerezza di Lopez che al 5' del secondo tempo rivolge presumibilmente un'ingiuria all'arbitro il quale lo espelle. Il predominio dei padroni di casa che era stato netto nella prima frazione di gioco diventa ancor più evidente e per il Sassuolo non c'è più scampo. La partita va avanti fino alla fine con una sola squadra in campo che costruisce azioni offensive a ripetizione e per gli emiliani non c'è alcuna possibilità di reagire. Garcia inizialmente manda in campo assieme Politano e Raspadori e tiene in panchina Kvaratskhelia reduce da un infotunio muscolare. Dionisi deve rinunciare Berardi e anche a Defrel che si ferma per un infortunio poco prima dell'inizio della gara. Il Napoli trova il gol del vantaggio al 16' con un calcio di rigore trasformato da Osimhen e concesso dall'arbitro Giua dopo una verifica al Var, a seguito di un colpo di Boloca su Politano. Il Sassuolo nella fase finale della prima frazione di gioco riesce a spostare in avanti il proprio raggio d'azione, ma la difesa del Napoli, con l'aiuto dei centrocampisti, mantiene una solida barriera davanti alla porta di Meret il quale non corre alcun rischio. Nella ripresa l'espulsione di Lopez dà maggiore sicurezza agli azzurri che si riversano in attacco alla ricerca del raddoppio. Il gol della sicurezza potrebbe arrivare al 14' quando Erlic tocca con un braccio in area di rigore il pallone deviato di testa da Rrahmani. Del calcio dal dischetto si incarica Raspadori (che dopo un solo minuto di gioco nel primo tempo aveva colpito un palo della porta di Consigli) il quale conclude al di sopra della traversa. Il secondo gol per gli azzurri arriva al 18' grazie a un perfetto assist di Kvaratskhelia per Di Lorenzo il quale batte Consigli con una conclusione in diagonale. La partita va avanti fino alla fine con la squadra di Garcia che cerca insistentemente il terzo gol. Ci provano un po' tutti sia con conclusioni ravvicinate che con tiri dalla distanza ma grazie anche alla bravura del portiere del Sassuolo il risultato rimane invariato.

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