"La cosa più importante nel nostro
sport è vincere e non vendere una filosofia. Non bisogna vendere
scuse, ma essere dei vincenti." Così José Mourinho, tecnico
della Roma, in un'intervista al portale Adidas parla di cosa sia
per lui la vittoria che delle volte non è solo "portare a casa
una coppa". Perché "quando vedo i colleghi che combattono per
non retrocedere - prosegue nel suo ragionamento - e riescono a
mantenere la loro squadra nella divisione, per me, questo anche
significa vincere". Su quale sia il ruolo dell'allenatore, poi,
aggiunge: "Devi avere una forte personalità per dire: 'ok, io
sono il capo, io prendo le decisioni'. Questo non è negoziabile.
Se le sessioni di allenamento iniziano alle 10 del mattino, non
aspetto un solo minuto. Anche se sei Diego Maradona". Poi
ancora: "Bisogna essere forti e morbidi allo stesso tempo,
essere aperti al pensiero della squadra e dei giocatori". Parole
che arrivano a tre giorni dalla ripresa del campionato contro il
Monza, dove il tecnico non sa ancora se avrà a disposizione
Smalling, Renato Sanches e Llorente. Quest'ultimo è quello che
più di altri spera almeno in una convocazione. In attacco,
invece, viste le assenze di Dybala e Pellegrini, lo Special One
punterà ancora sulla coppia Belotti-Lukaku.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA