Lookman controsterza nell'angolino per spianare la strada all'appuntamento dell'Atalanta con la storia, Ruggeri insacca il 2-0 sotto l'incrocio a inizio secondo tempo e il Marsiglia, mai davvero in partita nonostante l'occasione colossale di Ndiaye di pareggiare poco dopo l'intervallo, concede al club ospitante la prima finale in una competizione Uefa. Una semifinale di ritorno letteralmente dominata dopo l'1-1 al Velodrome e chiusa allo scadere dalla lunga fuga per il 3-0 di Touré, la ciliegina su una torta sontuosa.
Il forcing di casa trova sbocchi già dopo sei minuti, quando Gigot, al rientro dalla squalifica come Hien sul fronte bergamasco, deve contrastare la corsa verso la porta di Koopmeiners su appoggio dalla trequarti di Scamacca: la palla finisce a De Ketelaere, che defilato a sinistra non può inquadrare lo specchio. Dal palleggio prolungato di marca atalantina, poco prima del quarto d'ora, provano a uscire le coppie Veretout-Aubameyang e Clauss-Ndiaye, ma l'asse tra giocatori in recupero palla e punte finisce rispettivamente preda di Hien e della mira alta della seconda punta ospite. Poco più tardi De Ketelaere fa correre verso l'area piccola Scamacca, il cui diagonale da destra è troppo largo; di Zappacosta la terza chance verso il ventesimo, accentrandosi sull'appoggio di Lookman da sinistra per un rasoterra lento. LA CRONACA
Non c'è partita, o quasi. La nuova accelerata produce la traversa di Scamacca di esterno e la parata di Lopez sul successivo colpo di testa di De Ketelaere al 25', pericoli provocati da Koopmeiuners, murato dalla difesa e poi battitore a rientrare dalla bandierina. A due minuti dal sospirato vantaggio, dettato da lontano da De Ketelaere per la corsa verso la gloria del nigeriano con deviazione di Gigot, il timido tentativo marsigliese, sempre dalla distanza, con Kondogbia.
L'ex portiere romanista evita la capitolazione di fronte alla sofferenza totale dell'undici di Gasset. Al 34', uscendo su Lookman, che perde l'equilibrio, per poi chiudere il palo a Koopmeiners sullo scarico dal fondo di Scamacca. Due minuti dopo, chiudendo le gambe davanti a De Ketelaere, smarcato dal centravanti romano ma sul piede debole, il destro.
Gasperini rientra negli spogliatoi col rammarico del mirino appannato nel finale di tempo dello stesso Scamacca, che si trova a meraviglia nel tridente, e Zappacosta, che servito lungo da Ederson calcia sull'esterno della rete. La ripresa comincia con l'1-1 sprecato da Ndiaye, che calcia a lato il pallonetto suggeritogli dal lancio di Harit, a Djimsiti e Musso fuori causa, e prosegue col raddoppio di Ruggeri, bergamasco doc di Zogno, Valle Brembana, cresciuto a Zingonia, un destro all'incrocio dall'area sullo scambio proprio con chi aveva schiodato il punteggio. Dalla panchina si alzano Miranchuk, Scalvini e Pasalic per concedere riposo a Scamacca, Ederson con scalata di De Roon in difesa e De Ketelaere in vista della partita di campionato con la Roma che può valere l'ultimo posto per la Champions in solitario.
Seguono alla mezzora Touré per Lookman e Hateboer per Zappacosta, un turnover in corso d'opera riuscito quanto il piano gara. A dieci dal novantesimo, Koopmeiners si vede respingere di pugno la botta che sarebbe valsa il 3-0; due minuti e Musso effettua la prima parata sulla punizione di Veretout a scavalcare la barriera, una presa comoda. Sul tris del maliano, corsa da centrocampo da sinistra e piattone aperto nell'angolo opposto, la festa può esplodere, dallo stadio fino in centro città.
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