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Prefetto Udine: 'Nessun motivo per Italia-Israele a porte chiuse'

Prefetto Udine: 'Nessun motivo per Italia-Israele a porte chiuse'

Sì all'accesso agli spettatori. In contemporanea corteo pro-Palestina. Comune di Udine rinvia la mozione Fdi sul patrocinio

UDINE, 01 ottobre 2024, 18:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Non c'è alcun motivo, in sede locale, di chiedere che la partita si disputi a porte chiuse".

Lo ha detto, all'ANSA, il prefetto di Udine, Domenico Lione, al termine dell'odierno Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, in cui si è parlato proprio del match Italia-Israele di calcio, in programma il 14 ottobre al Bluenergy Stadium, valido per la Nation League.

"La riunione operativa odierna - ha aggiunto - è stata convocata proprio per assicurare il miglior dispositivo di prevenzione, per fare in modo che gli spettatori e la città possano vivere l'evento nella maniera più tranquilla e serena possibile".

Nel pomeriggio della gara, dalle 17.30 alle 19.30, è stato autorizzato un corteo pro-Palestina da piazza della Repubblica a piazza XX settembre: anche in quel caso, dalla Prefettura non vengono segnalate particolari criticità. 

Si è riaccesa al Comune di Udine la querelle sul patrocinio negato alla partita di calcio Italia-Israele in programma allo stadio Friuli il 14 ottobre nell'ambito della Nations League. La maggioranza, guidata dal sindaco Alberto Felice De Toni, ha rinviato la discussione sulla mozione presentata dal gruppo di FdI per riconsiderare la decisione. Il Comune nel luglio scorso non aveva concesso il patrocinio come chiesto dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, ritenendola una "scelta divisiva".

"Il rinvio della discussione - commenta oggi in una nota il capogruppo di Fdi in consiglio comunale Luca Onorio Vidoni - è da considerarsi voto contrario, una bocciatura della maggioranza di sinistra al governo della città. Non è solo uno smacco all'evento, ma una decisione che divide anziché unire, come lo sport dovrebbe sempre fare, e finisce, come detto dal sindaco stesso, per far contenti solo i pro-palestinesi, dimostrando, nel contempo, quanto siano anti-italiani alcuni componenti della maggioranza".

Il sindaco, sostenendo che "l'amministrazione è super partes, lontana da qualunque strumentalizzazione politica della vicenda", aveva indicato che interesse del Comune era "spostare l'intervento su un piano più alto. Lavoriamo a una iniziativa di pace" che potesse contribuire a "un dialogo multilaterale". Per i consiglieri Andrea Di Lenardo (Alleanza Verdi Sinistra - Possibile), e Giancarlo Ballotta (Pd), sarebbe stato "corretto discutere la mozione, avremmo voluto poter esprimere la nostra posizione. Saremo in piazza il 14 ottobre per manifestare contro la partita Italia - Israele. Diciamo No al patrocinio".
   

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