"Non dobbiamo trovare regole nuove,
possiamo migliorare e applicare quelle che ci sono. Dobbiamo
usare di più la tecnologia, ad esempio ci sono strumenti che
consentono la riconoscibilità di chi entra negli impianti,
useremo di più la biometria". Lo ha detto il ministro per lo
sport e per i giovani, Andrea Abodi, durante il panel (in onda
questa sera alle 21) di Sky Tg24 Live in Roma nell'ambito della
nuova edizione di Sky Up - The Edit, commentando l'inchiesta
ultras in corso.
A margine del panel è entrato poi nel dettaglio dell'incontro
in Viminale di ieri: "Vogliamo comunque preservare il senso di
libertà che lo stadio e il calcio devono garantire, ma al
contempo si lavorerà sulla tracciabilità del daspo, si
utilizzerà il riconoscimento facciale e faremo un piano con
leghe e federazione per un'implementazione tecnologica che
consenta progressivamente di avere stadi intelligenti".
"Abbiamo parlato anche della norma 231 del 2001, quella sulla
responsabilità amministrativa che non è estranea al calcio - ha
aggiunto - perché una sua un'implementazione dei protocolli
consente di mappare i rischi di comportamenti non corretti di
collaboratori e tesserati della società rispetto a comportamenti
illegali che vengono dall'esterno".
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