Dare seguito alla prestazione
positiva fatta contro il Monza e sfruttare la nuova opportunità
casalinga offerta dal calendario. Il Lecce di Marco Giampaolo
cerca di regalare a se stesso e alla tifoseria un Natale sereno,
anche se l'avversario è uno di quelli da prendere con le molle.
Al Via del Mare arriva la Lazio dell'ex Baroni, reduce dal
clamoroso rovescio interno contro l'Inter, e che nel Salento
proverà a reagire e riprendere la corsa in campionato.
Il tecnico del Lecce inquadra così la sfida: "La Lazio è una
formazione forte - dichiara nella conferenza della vigilia - che
gioca con qualità, sicurezza, e gode di autostima e qualità. Ha
fatto molto bene anche contro l'Inter, soprattutto nei primi
trenta minuti. Insomma incontriamo una formazione forte, quindi
c'è poco da aggiungere. Lo stop contro l'Inter della scorsa
giornata non credo cambi molto, perché dispongono di giocatori
di qualità e ciò incide soprattutto sull'aspetto psicologico.
Per noi sarà una gara complicatissima".
Sul giusto approccio da mettere in campo, il tecnico è sicuro:
"Sotto l'aspetto mentale non stiamo male, veniamo da una
vittoria. Sarà necessario avere la consapevolezza che su questo
successo dobbiamo costruire situazioni favorevoli sul piano
psicologico. I problemi sono quelli tecnico-tattici, contro
avremo un avversario con qualità importanti".
Tra gare sino a fine anno che potranno dire tanto e molto sul
prosieguo della stagione: "In quindici giorni giocheremo tre
gare importantissime, tutte a cavallo delle feste - prosegue il
tecnico giallorosso -. E mi fermo alla questione
festività-giocata. Per noi non ci sono feste, su questo aspetto
sono stato addosso alla squadra: in palio ci sono nove punti,
due scontri diretti (Como e Genoa) e un avversario che è in
lotta per la Champions".
Conferma per il giovane regista albanese Berisha "sì, gioca
lui", ammette il tecnico. Poi un passaggio sulla vicenda
Pelmard: "I problemi se non ci sono ce li creiamo da soli -
afferma Giampaolo - era un giocatore che poteva ricoprire più
ruoli, un buon calciatore. La società si è espressa con una nota
ufficiale e l'episodio è da condannare. Così ci facciamo del
male, ma è giusto condannare quanto accaduto: la credibilità si
costruisce attraverso la coerenza di comportamento nel tempo. Mi
dispiace per lui, ma ha commesso un errore imperdonabile",
conclude Giampaolo.
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