"Ieri non avevo le
gambe, ma le somme le tireremo a Roma, assieme alla squadra: è
inutile affrettare le conclusioni. In due week-end di Giro
d'Italia possono accadere tante cose e verificarsi veri
ribaltamenti: 2'36" di ritardo dalla maglia rosa non è poco, ma
nemmeno un'eternità". Fabio Aru è deciso a riscattarsi, dopo la
débacle di ieri sul Gran Sasso, dove è stato staccato dagli
altri big, primo fra tutti Simon Yates, che è volato verso il
successo. Dal ritiro della Uae Emirates, la 'sua' squadra, il
sardo lancia messaggi precisi alla corsa: "La mia grinta è
quella di sempre, ieri ho pensato a salvarmi, non ho perso poco,
ma qualcosa di più di un minuto non è un dramma. Anche perché,
il Giro d'Italia è ancora lungo. Ci sono tante tappe che possono
cambiare tutto. Ancora non è finita".
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