Luca Cordero di Montezemolo lascerà su sua richiesta la presidenza della Ferrari. Sergio Marchionne sarà il nuovo presidente. Lo rende noto un comunicato di Fiat Chrysler.
L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne e il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo si sono incontrati oggi a Maranello. L'incontro, a quanto si apprende, è avvenuto poco prima della pausa pranzo nell'azienda della Ferrari a Maranello, in provincia di Modena. Non è chiaro se i due abbiano parlato del futuro del Cavallino.
Il futuro è incerto, cala silenzio in azienda
A Maranello gli uomini Ferrari escono dall'azienda scuri in volto. Nessuno ha voglia di parlare. E' calato il silenzio sulla cattedrale dell'auto. Un silenzio dettato dall'incertezza sul futuro. Sul nome cioè che tirerà le redini del Cavallino per i prossimi anni. Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, è sulla graticola da domenica, quando l'amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, ha spiegato a Cernobbio - dopo prestazioni sportive deludenti - che in Ferrari ''nessuno è indispensabile''. I due si sono incontrati oggi in azienda a Maranello, poco prima della pausa pranzo. Marchionne è a Maranello da ieri per il cda della Philip Morris, di cui fa parte. E' uscito dall'azienda su una Maserati blu intorno alle 15,30, seguito dalla scorta e - allontanandosi in auto - ha osservato i diversi curiosi che aspettavano davanti alla fabbrica. Sono tifosi italiani e stranieri. Chi viene da fuori è all'oscuro di questo scontro ai vertici: "I giornalisti sono qui per la brutta gara di domenica a Monza, giusto?", ha chiesto uno dei tifosi, venuto dall'Inghilterra in macchina per visitare uno dei santuari dell'auto nel mondo. "Non è proprio così", gli hanno risposto alcuni tifosi italiani davanti all'azienda. "A noi tifosi interessa vedere la Ferrari sul podio - ha spiegato uno dei visitatori - Poi al vertice ci puoi mettere Montezemolo o un altro... Noi vogliamo solo vedere la 'rossa' vincere". E in questo Mondiale la soddisfazione non è ancora arrivata. In Scuderia e in fabbrica continuano a lavorare come e più di prima per togliersela.
Marchionne a Maranello. Verso D Day Montezemolo
Il giorno dopo il disastro Ferrari a Monza e le polemiche, l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne va a Maranello. Il motivo ufficiale è il consiglio di amministrazione di Philip Morris, convocato nella sede della Rossa di cui la multinazionale è sponsor. Nessuno conferma l'ipotesi di un incontro con Luca Cordero di Montezemolo. Di certo si sa che il presidente della Ferrari - per il quale si è più volte prospettata la nomina a capo della nuova Alitalia-Etihad, nata con la sua mediazione - è anche lui lì, a Maranello. Trascorre l'intera giornata a occuparsi del Cavallino: incontra i piloti Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, vede sei collezionisti di auto storiche per un progetto sulle Ferrari classiche. Alla vicenda si aggiunge il forte attacco del patron di Tod's Diego della Valle che è socio di Montezemolo in Ntv, la società del treno veloce Italo, sempre più in difficoltà. Definisce l'a. d. del Lingotto "un furbetto cosmopolita, che fa annunci e promesse a vuoto agli italiani e ai suoi dipendenti" prendendosela con le dichiarazioni fatte a Cernobbio dal manager su problemi e priorità del paese. Quale sarà il D Day, dopo l'evidente rottura, non si sa ancora. E' possibile che Marchionne e Montezemolo, se l'incontro c'è stato, abbiano concordato tempi e modi. Il primo appuntamento in agenda è il cda del Cavallino Rampante, convocato giovedì per esaminare i conti del primo semestre. Numeri da record che stridono con le polemiche sulla gestione della Ferrari, ma Marchionne a Cernobbio è stato chiaro: "La cosa importante per la Ferrari non sono soltanto i risultati economici ma è vincere e sono sei anni che facciamo fatica". L'allusione è alla lunga serie di sconfitte in Formula 1, nessun titolo mondiale dal 2008.