La Federazione internazionale
dell'automobile (Fia) ha stabilito che non esiste alcun
conflitto di interessi riguardante il team principal della
Mercedes, Toto Wolff, e ha annunciato di aver concluso le sue
indagini in merito. La questione che ha sollevato un polverone
nel circus a campionato appena concluso coinvolgeva la moglie
dell'austriaco, Susie Stoddart Wolff, che è a capo della F1
Academy, gestita dal F1 Group, detentore dei diritti commerciali
della regina della velocità.
"Dopo aver esaminato il Codice di condotta e la politica sul
conflitto di interessi di Formula One Management (Fom) e
confermato che sono in atto adeguate misure di salvaguardia per
mitigare qualsiasi potenziale conflitto, la Fia ritiene che il
sistema di gestione della conformità della Fom sia abbastanza
solido da prevenire qualsiasi divulgazione non autorizzata di
informazioni riservate", recita una nota della federazione".
Senza mai menzionare un nome o una scuderia, la federazione
aveva annunciato a inizio settimana che stava esaminando un
potenziale conflitto di interessi dopo essere "venuta a
conoscenza dai media di voci secondo cui informazioni riservate
sarebbero state inoltrate a un team di F1". Il sospetto sarebbe
nato da un'osservazione fatta dallo stesso Wolff nel corso di
una riunione tra i rappresentanti dei team, dove avrebbe
rivelato un'informazioni sconosciuta al resto dei colleghi e che
li avrebbe messi in allarme. La Mercedes aveva respinto le
accuse e già ieri ciascuno degli altri nove team ha sostenuto la
coppia Wolff, affermando in distinti - ma identici - comunicati
"di non aver trasmesso alcun reclamo alla Fia".
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