Stagione nuova, sfida vecchia. Dopo la grande delusione dello scorso anno che ha visto sfumare sul più bello il sogno di conquistare il decimo titolo mondiale in carriera, Valentino Rossi ci riprova sfidando la corazzata spagnola composta oltre che dal compagno di squadra alla Yamaha e campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, anche da un affamato Marc Marquez e dal solito Dani Pedroda, entrambi alla carica sulle loro pericolosissime Honda. C'è curiosità da parte degli appassionati della regina delle velocità su due ruote nel vedere se il campione di Tavullia è ancora competitivo ai massimi livelli e su come saranno i rapporti in pista e fuori tra il pesarese e i suoi rivali iberici.
A giudicare dalle ultime uscite a parole di Valentino, il Mondiale che partirà domenica prossima in Qatar promette scintille: ''Come sarà questa sua stagione rispetto a quella passata? I test sono andati meglio, poi l'anno scorso è iniziato che meglio non si può con una delle più belle gare della mia carriera. Sarà difficile ripetersi però vorrei salire sul podio''. Il rapporto con Marquez è paragonato dal pluricampione Movistar Yamaha a quello tra Prost e Senna negli anni '90 augurandosi soprattutto lo stesso finale: Senna che batte Prost in pista. "Mi sono fatto fregare da Marquez. Lui - ha tuonato Valentino - mi ha veramente tradito. E' arrivato dicendo che era mio tifoso, ma erano tutte cagate. Io ci avevo quasi creduto, ero pronto ad avere una rivalità matura, dando il 100% in pista, ma poi fuori comportandoti alla stessa maniera. Ma da parte sua era tutta una bugia - ha proseguito il pilota della Yamaha - Ad Assen ho capito che faceva il mio amico solo se mi batteva. Troppo facile così".
Una sfida tra Rossi, Marquez e gli altri piloti spagnoli che promette spettacolo e che, secondo quanto si augura il compagno rivale di Valentino, il campione del mondo Lorenzo deve continuare ancora qualche anno: "È nella forma fisica per restare due, tre anni in più e vincere le gare. Sarà - assicura Lorenzo - un bene anche per lo sport, mediaticamente e sportivamente".
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