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US Open: Alcaraz, forse dopo Parigi avrei dovuto riposare di più

US Open: Alcaraz, forse dopo Parigi avrei dovuto riposare di più

N.3 del mondo fuori. 'Qui non sono stato forte mentalmente'

ROMA, 30 agosto 2024, 09:26

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"Prima di tutto voglio sottolineare che Van de Zandschulp ha giocato molto bene. Mi aspettavo che mi concedesse più punti ma non è successo. Sembro arrabbiato? Sì, perché non sono stato in grado di alzare il mio livello. Sono rimasto allo stesso livello per tutta la partita, ma non è stato sufficiente per vincere o per darmi una possibilità di rimonta.
    Non avevo un buon feeling con la palla e ho commesso molti errori. Quando ho provato a rientrare nel match era troppo tardi".
    Così, in conferenza stampa a New York, Carlos Alcaraz ha cercato di spiegare la sconfitta dell'US Open contro il rivale olandese n. 74 del mondo.
    Per caso Alcaraz ha esaurito le energie dopo aver giocato molto, alcuni dicono troppo, in questa stagione? "Forse. Il calendario tennistico è fitto di impegni - la risposta dello spagnolo -. Ho giocato molto di recente con il Roland Garros e Wimbledon, dove ho vinto, e all'Olimpiade, dove ho preso l'argento. Mi sono preso una pausa dopo i Giochi e ho pensato che fosse sufficiente. Ma probabilmente non è stato così, forse non avevo tanta energia come avevo immaginato. Ma non voglio usarlo come scusa. Forse sono una persona che ha bisogno di più riposo prima dei grandi tornei, ci penserò e imparerò da questo".
    Poi qualche battuta sul match: "E' stata una battaglia contro me stesso, nella mia mente - le parole di Alcaraz -. Nel tennis ti scontri con qualcuno che vuole vincere quanto te, quindi devi rimanere calmo per avere la mente lucida e fare le scelte giuste. Qui ho giocato contro me stesso avevo molte emozioni che non riuscivo a controllare. Ho avuto alti e bassi, è stata come andare sulle montagne russe. È qui che devo migliorare".
    Come si colloca questa prestazione nel mezzo di un'estate ricca di successi? "Ho l'impressione che invece di fare un passo avanti, ne ho fatto uno indietro. E non capisco perché: vengo da un'estate favolosa, con le vittorie al Roland Garros e a Wimbledon, e pensavo di aver capito che per ottenere grandi cose bisogna essere mentalmente forti. Ma questa volta non sono stato abbastanza forte mentalmente, non sono stato in grado di rispondere a certi problemi".
   

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