I talebani promettono un'amnistia e
invitano le donne ad entrare al governo, "ma secondo le regole
della Sharia", la legge islamica. Lo dice, citato dalla
Associated Press, Enamullah Samangani, membro della commissione
Cultura degli insorti, in una delle prime indicazioni su come i
talebani, vittoriosi sul piano militare, intendano governare
l'Afghanistan.
Un'affermazione che sembra voler indicare una svolta moderata
degli 'studenti islamici', un tempo autori di lapidazioni di
donne, mutilazioni e esecuzioni in piazza, ma che viene accolta
con scetticismo da molti afghani ed osservatori internazionali.
"L'Emirato Islamico non vuole che le donne siano vittime - ha
affermato Samangani -. Dovrebbero far parte del governo, secondo
i dettami della Sharia", ma non ha chiarito cosa ciò significhi.
"Tutte le parti dovrebbero unirsi" al futuro governo, ha
aggiunto. Ha poi evocato un'amnistia, ma anche in questo caso
senza chiarire chi ne beneficerebbe: alcune fonti a Kabul dicono
che i combattenti islamici hanno già stilato liste di afghani
che hanno cooperato con le forze straniere e per questo
ricercati.
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