L'agenzia di rating S&P prevede che
"i prezzi dell'energia continueranno ad aumentare nel 2022-2023"
in Europa "a causa di una contrazione dell'offerta". "Gli
obiettivi ambientali più ambiziosi dell'Europa accelereranno la
chiusura di capacità di generazione termica e nucleare, che non
potrà essere interamente compensata dalle fonti rinnovabili per
i prossimi tre anni, portando a una maggiore volatilità dei
prezzi legata al clima nel medio termine", si legge nel report.
In Italia, in particolare, sono previsti prezzi dell'energia
"più alti che negli altri mercati Europei fino al 2025, a causa
di una strutturale carenza di offerta" che dovrebbe portare a
"un aumento della capacità delle interconnessioni a 12,7
gigawatt nel 2025". Di questa situazione beneficeranno le
utilities integrate, sottolinea S&P, "in particolar modo Enel,
A2A ed Edison". "L'aumento della capacità di interconnessione
ridurrà probabilmente i prezzi dell'energia in Italia" che
diventeranno "più sensibili ai prezzi più bassi di altri Paesi,
in special modo della Francia".
Nel 2021 S&P prevede un "un forte rimbalzo" dei prezzi
dell'energia elettrica, dal minimo storico di 38 euro al
megawattora del 2020 a 50 euro al megawattora, "sostenuto
dall'aumento dei prezzi del gas e del carbone, con la previsione
che i prezzi salgano oltre i 60 euro al megawattora nel
2022-25".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA