La Francia non considera
"definitivo" il "tentato" colpo di Stato di mercoledì sera in
Niger, dove i golpisti hanno sequestrato il presidente
"democraticamente eletto" Mohamed Bazoum: lo ha detto il
ministro degli Esteri francese Catherine Colonna.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato più volte
con il suo omologo Mohamed Bazoum, di cui "chiediamo il
rilascio", ha detto ai giornalisti a margine della visita in
Papua Nuova Guinea. Il presidente nigerino "dice di essere in
buona salute e noi non solo vogliamo che venga rilasciato lui ma
anche la sua famiglia in tutta sicurezza come prerequisito per
il ritorno all'ordine costituzionale". , ha esortato il ministro
Colonna.
A Niamey, ieri, l'esercito ha dato il suo appoggio ai soldati
golpisti che mercoledì sera hanno rapito il presidente nigerino.
I golpisti hanno accusato la Francia, che ha 1.500 soldati in
Niger, di aver violato la chiusura delle frontiere facendo
atterrare un aereo militare all'aeroporto internazionale di
Niamey.
Hanno chiesto "una volta per tutte al rigoroso rispetto delle
disposizioni" prese dalla giunta.
La Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale
(Ecowas) "chiede l'immediato rilascio del presidente Mohamed
Bazoum che rimane il legittimo e legale presidente del Niger
riconosciuto dall'Ecowas". Secondo il capo della diplomazia
francese, "l'Ecowas si è spiegato con la massima chiarezza" e
"domenica probabilmente terrà un vertice". "La Francia condanna
con la massima fermezza il tentativo di golpe", ha ribadito
Colonna. "Se mi sentite parlare di tentativo di colpo di Stato è
perché non consideriamo la cosa definitiva", ha detto.
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