Due nuovi frammenti dei Fasti
Ostienses emergono dalla seconda campagna di scavo del progetto
Ops - Ostia Post Scriptum, curato dal Parco archeologico di
Ostia antica in collaborazione con l'Università di Catania e il
Politecnico di Bari.
I frammenti dei Fasti, una sorta di cronaca incisa su lastre
di marmo che riportano notizie preziose sulla storia politica e
monumentale di Roma e di Ostia e la cui redazione spettava al
pontifex Volcani, massima autorità religiosa locale, sono stati
rinvenuti in seguito alle indagini effettuate nell'Area B del
Parco archeologico, corrispondente al Foro di Porta Marina.
"Anche l'ultima campagna di scavo appena conclusa nel Parco
Archeologico di Ostia ci regala tesori di inestimabile valore e
preziosissime fonti documentali per comprendere le attività del
grande imperatore Adriano. La scoperta di due frammenti dei
Fasti ci permette di svelare pezzi importanti della vita di
Ostia e della Capitale. Questi scavi hanno portato alla luce
anche i resti di diverse decorazioni ed estese porzioni di
pavimento a mosaico che presto saranno visibili al pubblico,
proprio come già realizzato in altri siti archeologici della
nostra Nazione grazie all'attività messa in campo in questi mesi
dal Ministero della Cultura", ha affermato il ministro della
Cultura, Gennaro Sangiuliano.
"Si tratta di una scoperta anch'essa straordinaria che, se da
un lato accresce e integra quanto sappiamo sull'attività di quel
grande imperatore che fu Adriano portando nuove acquisizioni
sull'importantissima attività edilizia da lui condotta a Roma,
dall'altro riconferma le immense potenzialità dell'antica Ostia
per una sempre più approfondita conoscenza e divulgazione del
nostro passato", ha detto il direttore del Parco archeologico di
Ostia antica, Alessandro D'Alessio.
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