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Pm, tante richieste ma non emerge un mandante per Striano

Pm, tante richieste ma non emerge un mandante per Striano

Non ci sarebbe un'unica regia ma le indagini ancora in corso

PERUGIA, 03 settembre 2024, 12:17

Redazione ANSA

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Non un'unica regia, un mandante, ma tante richieste al tenente della guardia di finanza Pasquale Striano di carpire informazioni riservate tramite accessi ritenuti abusivi al sistema delle segnalazioni di operazioni sospette e alla banca dati della Direzione nazionale antimafia è l'ipotesi alla quale sta lavorando la Procura di Perugia. Un aspetto ancora all'attenzione dei magistrati, coordinati dal capo dell'Ufficio Raffaele Cantone, che hanno parlato di indagini "non affatto concluse". Riguardo ai motivi che hanno indotto Striano a fare gli accessi, gli inquirenti avrebbero ipotizzato una serie di possibili scenari.
    L'ipotesi è delineata anche nella richiesta di custodia cautelare (ai domiciliari) per lui e per l'ex sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Antonio Laudati.
    Istanza respinta dal gip e ora impugnata dalla Procura al tribunale del riesame.
    I magistrati riterrebbero che il tenente della finanza avrebbe operato soprattutto come procacciatore di notizie per i giornalisti ma in alcuni casi avrebbe agito per "soggetti privati e soggetti organici all'interno di organismi istituzionali", come riportato in un passo dell'ordinanza del gip pubblicata da Corriere della sera e Repubblica. Ci sono poi una serie di accessi ai quali i magistrati non sono ancora riusciti a dare una spiegazione.
    Dalle indagini sarebbe emerso un quadro in base al quale Striano avrebbe agito per fini personali e non sarebbe stato "in mano" a qualcuno. Perché lo abbia fatto deve essere ancora chiarito ma finora non sono emersi passaggi di denaro o altre utilità.
    Una ricostruzione resa ancora più difficile dal fatto che le attività tecniche d'indagine sono state avviate dalla Procura di Perugia una volta che gli accessi abusivi erano stati già compiuti.
    Sempre secondo il gip - scrive Repubblica - le verifiche "hanno consentito di accertare che Striano ha operato accessi abusivi relativi a ben 172 soggetti, politici, personaggi del mondo dello spettacolo, ministri, imprenditori calciatori".
   
   

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