(di Gioia Giudici)
Compiono trent'anni i City Angels e
festeggiano il traguardo a Milano. Un impegno premiato
dall'annuncio - da parte del prefetto Claudio Sgaraglia - della
nomina del fondatore Mario Furlan a Cavaliere al merito della
Repubblica.
"Oggi siamo 600 volontari al lavoro in 20 città - ricorda il
fondatore dei 'baschi blu' - quando abbiamo iniziato eravamo io,
mio cugino e due amiche, 4 ragazzi con un grande entusiasmo.
Sentivo che la mia missione era dare vita a un'associazione di
angeli della strada, che aiutano chi ha bisogno e fanno presidio
del territorio". Un impegno oggi sottolineato dal gemellaggio
con il Siap, il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia.
Adesso solo il 20% degli aspiranti diventa un City Angel:
"vogliamo persone molto motivate, serie e disciplinate, che
abbiano testa e cuore, che siano coraggiose e abbiano sangue
freddo in caso di pericolo" dice Furlan.
In 30 anni di attività, i City Angels hanno portato avanti
tante iniziative, ma in particolare "siamo orgogliosi -
sottolinea - del centro d'accoglienza aperto a Milano, che
ospita 50 senzatetto. Lo scorso anno abbiamo trovato lavoro a 4
di loro e altri 4 hanno trovato impiego quest'anno, vogliamo
continuare così e aprire nuove sezioni".
Oggi, intanto, oltre 300 volontari sono arrivati a Milano,
alla Società Umanitaria, per il raduno organizzato con il
patrocinio del Comune di Milano, della Città metropolitana e
della Regione Lombardia. In sala l'assessora regionale ai
Servizi sociali Elena Lucchini; la consigliera delegata della
Città metropolitana, Diana De Marchi; il prefetto Claudio
Sgaraglia e il questore Bruno Megale, oltre a vari testimonial
dei City Angels, come Marcello Balestra, Enrico Beruschi,
Roberto Da Crema, Carlo Pistarino, cui da oggi si aggiunge come
'ambassador' il banchiere Matteo Arpe.
Dopo un intermezzo musicale con Alberto Fortis e Ivana
Spagna, il raduno ha ospitato un saluto dell'arcivescovo di
Milano, Mario Delpini, e la premiazione degli Angeli più
meritevoli: quelli che si sono distinti nell'assistere i senza
fissa dimora e nel portare sicurezza sulle strade, come Diego
Maraucci e Claudio Caldana i due Capisquadra della domenica
sera, che con l'appoggio delle loro squadre di volontari lo
scorso settembre hanno evitato che un senza dimora ne uccidesse
un altro. "In questi anni come Angelo - racconta Caldana - ho
avuto tante soddisfazioni. Penso ad esempio al senzatetto
cardiopatico Robert: dopo anni in strada l'abbiamo aiutato a
trovare un piccolo alloggio, e gli abbiamo procurato pentole,
piatti, bicchieri e la spesa settimanale. E penso anche a
Fabrizio, che ogni settimana ci aspetta in piazza San Babila.
Infatti lì gli doniamo la fornitura settimanale di caffè e
zucchero, così si può concedere un buon risveglio mattutino!".
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