''Aiuto! Il mondo affoga in un mare di disuguaglianza''. Con questo appello, Oxfam, la confederazione di 17 ong che operano in 90 Paesi del mondo, ha dato vita al G20 in corso a Brisbane, in Australia, a un flashmob con personaggi ispirati a Tony Abbott, Barack Obama, David Cameron Xi Jinping, Narendra Modi, Angela Merkel e Jacob Zuma nelle vesti di baywatch ''a cui il mondo chiede di salvare vite umane intrappolate nella marea crescente della disuguaglianza''.
Questa ''marea - afferma in una nota Elisa Bacciotti, direttrice del dipartimento campagne di Oxfam Italia - è un problema cruciale che non riguarda solo i paesi più poveri del mondo, ma anche gli stessi paesi del G20 Questo flash mob è solo un modo divertente per puntare l'attenzione su una questione molto seria''.
''Dal Fondo monetario internazionale a Papa Francesco, da Barack Obama al World Economic Forum, rileviamo - continua Bacciotti - un crescente consenso sulla sfida posta oggi dalla disuguaglianza: un fallimento avrebbe enormi conseguenze economiche e sociali. I paesi del G20 ospitano più della metà delle persone più povere del mondo: i leader del summit devono perciò ascoltare gli avvertimenti e riconoscere che la disuguaglianza vanifica la lotta alla povertà, minacciando la crescita economica e la stabilità. Come leader delle maggiori economie globali, hanno però il potere di fermare questo processo''.
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