Renzi ricomincia le sue visite nelle città, nelle scuole e tra le eccellenze del Paese. E riparte dall'Istituto italiano di tecnologia di Genova, dove si appella ai ricercatori perché "a noi - dice - nessun sogno è precluso, basta con i sogni piccoli". E chiede di fare di più perché "da voi ci aspettiamo il Nobel. Dobbiamo puntare lì. Perchè l'Italia deve smettere - ha ribadito - di fare sogni piccolini. In questi mesi hanno prevalso gli insulti, sta vincendo il rancore - ha aggiunto Renzi -, per fortuna c'è anche un'Italia che funzione come questa''. ''Posti come questo rendono orgogliosi di essere italiani e umanoidi'' ha aggiunto Renzi dopo aver 'incontrato' i robot dell'IIT.
E il suo appello il premier lo rivolge anche alla classe politica: "I politici abbiano il coraggio di costruire un futuro possibile. Non bisogna dire che non va sempre tutto male in Italia. Il vostro esempio è una eccellenza Dobbiamo raccontare un futuro possibile, vero. Noi siamo la costruzione di un futuro che c'è".
Nella sua visita nel capoluogo ligure il premier è accompagnato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti. Il premier è arrivato all'Iit a Morego dove è stato accolto da Gabriele Galateri, presidente della Fondazione Iit, da Vittorio Grilli, presidente dell'Istituto e Roberto Cingolani, direttore scientifico. Presenti anche il presidente della Regione Claudio Burlando e il sindaco Marco Doria.
Lo Stato c'è e lo dimostrerà "con i fatti e non solo con le parole" ha detto poi Renzi durante l'intitolazione di una scuola di infanzia a Genova ad Emanuela Loi, agente della Polizia di Stato morta nell'attentato al Giudice Paolo Borsellino, sottolineando che oggi si celebra la Festa della Polizia. "Lo Stato c'è - ha ribadito Renzi - e chi dice che non c'è dice una bugia". Alla scolaresca presente alla cerimonia il premier ha detto anche che "non bisogna mai avere paura di fare le cose giuste e la scuola è il luogo dove si impara a fare cose giuste".
Alle 12, insieme con il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando assiste alla cerimonia di firma di una partnership internazionale di Ansaldo Energia. "Oggi, qui a Genova - ha sottolineato il premier, annunciamo una importantissima operazione internazionale per Ansaldo Energia. Domenica, a Monfalcone annunceremo importanti novità per Fincantieri che avranno riflessi molto positivi anche per Genova".
"C'è un'Italia - ha aggiunto - molto più forte delle nostre paure e più forte dei nostri rancori. Questa Italia è quella che si alza e va a lavorare. Non posiamo permetterci di rovinarla". C'è un'Italia più bella dei nostri rancori e non è quella del premier o quella dei manager, ma quella di chi tutti i giorni si alza e va a lavorare e lo fa bene. Da questo accordo di Ansaldo possiamo prendere un impegno per il rilancio di tutta l'Italia". Renzi ha ricordato che proprio in Ansaldo "è nata l'industria pesante italiana che ha un glorioso passato e uno straordinario futuro. Mi colpisce chi dice che l'Italia deve puntare solo sul turismo sulla cultura e sui servizi, settori sui quali dobbiamo comunque investire di più".
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