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UEFA EURO 2024 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Post gara ad alta tensione da parte
di Luciano Spalletto nella serata finita bene di Italia-Croazia,
pareggiata da Zaccagni all'ultimo secondo. Tra diretta Sky e
conferenza stampa il ct è un vulcano. "Prudenza? Ma quale
prudenza? Siamo sotto il livello dello standard - dice Spalletti
rispondendo agli interventi di Capello e Condò in tv - Nel primo
tempo abbiamo perso palloni che non si possono perdere. Che
c'entra la prudenza? Oggi siamo stati soprattutto timidi. Poi
sento che si deve giocare a 3 o a 4, ma noi si gioca in entrambi
i modi. Non c'entra il modulo. I nostri calciatori le hanno le
qualità ma in alcuni momenti si fanno errori troppi banali; noi
abbiamo possibilità superiori rispetto a quello che abbiamo
fatto vedere questa sera. Serve maggiore coraggio". Poi in
conferenza stampa con i giornalisti sul posto, Spalletti
continua sulle ali del nervosismo. "La formazione rivoluzionata
come "patto" con i giocatori?", viene chiesto a Spalletti. La
replica è durissima: "Questa cosa gliel'hanno detta, e chi
racconta le cose di spogliatoio fa male alla nazionale. Non è
una deduzione, è di sicuro una cosa che le hanno raccontato - ha
risposto al cronista che ha rivolto la domanda - C'è un dentro
lo spogliatoio, e un fuori... Ma è chiaro che io con i giocatori
parlo sempre, li ascolto: il 3-5-2 è la mia tesi a Coverciano, e
questo modulo l'avevamo già provato. Più che un patto, parlo con
i giocatori". E ancora: "Non voglio essere preso per il cu....
Ci sono bambini che ci aspettano ore solo per vederci. Non sono
invidioso di un giornalista che scrive un bell'articolo, ci
metterei un mese a scriverlo. Ce ne ho già da me di veleno
addosso, quando non me lo danno me lo inietto da solo. La
qualificazione è meritata, voi avete detto che è il girone della
morte. Voi avete detto a me che era il girone della morte, era
una qualificazione difficilissima, la Croazia stessa è abituata
a questo tipo di tensione qui", conclude il ct azzurro.
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