Rientro in classe stamani per il
50% degli oltre 166mila studenti delle scuole secondarie
superiori che tornano a fare lezione in presenza in Toscana, la
più grande delle tre regioni che hanno deciso di non rinviare
ulteriormente il ritorno a scuola. Il primo giorno è filato
tutto liscio grazie a un piano di ingressi scaglionati, al
potenziamento del trasporto pubblico locale e al personale
dedicato a gestire eventuali assembramenti. "E' evidente che è
rischioso - ha spiegato il governatore Eugenio Giani -,
lo so benissimo, però sono anche convinto che se questa
esperienza in Toscana funziona e nelle prossima settimana, o
nelle prossime settimane, non vi sarà un aumento dei contagi che
ci costringe a richiudere, diventerà un messaggio a livello
nazionale. Quindi meglio rischiare questo che mettersi
nell'apatia di dire per sicurezza aspettiamo la fine del mese,
anche perché ho ascoltato molti ragazzi e ormai della didattica
a distanza non ne potevano più". Giani ha anche annunciato che
riguardo ai vaccini chiederà "che vengano inseriti fra i livelli
di priorità anche gli insegnanti".
Sull'andamento dell'epidemia il report diffuso oggi parla di
379 nuovi casi e 29 decessi in più. In risalita nelle ultime 24
ore il tasso di positività e i ricoveri in Toscana. Intanto
focolaio di coronavirus nella rsa Santa Caterina di Prato, con
numerosi casi anche tra anziani che erano stati vaccinati. In
base ai dati forniti dall'Asl, a seguito di tampone eseguito il
6 gennaio nella struttura si registrano al momento 46 ospiti
positivi: di questi, 21 erano stati vaccinati il 30 dicembre
scorso.
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