"Quando sono arrivato a Firenze, la
Fiorentina lottava per non retrocedere: abbiamo preso la squadra
dal 16/o posto e l'abbiamo portata al 10/o posto. Nessuno in
Italia ha migliorato sei posizioni. Otto partite fa eravano
17/imi, adesso siamo 11/imi. Finora siamo andati sempre avanti,
spero di continuare così". Lo ha detto Rocco Commisso, patron
della Fiorentina, intervenuto a Radio Anch'io lo sport, su
RadioRai.
"Non sono qui per fare business, perché i miei affari vanno
bene - aggiunge -. Quando sono arrivato c'era Montella in
panchina, che aveva un contratto triennale, adesso abbiamo
Prandelli, che ha voluto fare un contratto fino a giugno. Poi,
si vedrà. Se qualcuno fa bene, bisogna riconoscerlo: per me la
meritocrazia è importantissima. Kokorin? Ancora l'ho visto solo
nei video, ma io credo in Pradè. su Vlahovic non è stato facile:
c'era chi diceva che non è buono, ma Prandelli ha riconosciuto
il valore del ragazzo. Vlahovic è rifiorito e tutti lo vogliono,
ma io non lo cedo".
"Riprenderei la Fiorentina oggi? Forse i tempi sono stati
sbagliati: ho speso un sacco di soldi e poi è arrivato il Covid.
I ricavi si sono ridotti tantissimo, ma nessuno come me vuole
vincere. Se c'è lo scudetto nei miei progetti? Io non faccio
promesse gratuite, non mi va di dire bugie, vediamo più avanti
come va. Il mio obiettivo quest'anno è fare meglio della passata
stagione, nel futuro poi... L'Atalanta ci ha messo anni per
arrivare dov'è, come il Napoli e la Lazio. Il pubblico negli
stadi? Sono pessimista. Non guardo solo l'Italia, ma in Europa e
negli Stati Uniti. Per quest'anno, come la vedo io, gli stadi
non riapriranno. Spero per l'anno prossimo. I nostri tifosi sono
molto affezionati alla squadra, sono i veri numeri 1, sono stati
loro a portare la squadra fuori dal caos. Se resto in Italia?
No, non scappo".
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