Ieri sera, venerdì 26 luglio 2024,
il carcere di Prato è stato teatro "di gravi disordini. Un
gruppo di circa venti detenuti della prima sezione ha messo in
atto un tentativo di rivolta". E' quanto rende noto la Cgil
Toscana: Giulio Riccio, della Funzione pubblica del sindacato,
spiega che i detenuti, per motivi ancora da accertare, "hanno
divelto i neon della sezione, lasciando al buio il reparto.
Hanno poi usato le brande di ferro per barricarsi, impedendo
l'intervento degli agenti di polizia penitenziaria. La protesta
è rientrata intorno alle 2 di questa notte, dopo una lunga
trattativa di mediazione".
"Riconoscenza e solidarietà" è stata espressa dal sindacato a
tutto il personale del carcere di Prato. La funzione pubblica
Cgil, si spiega ancora, "aveva già segnalato agli organi
competenti la necessità di allontanare dall'istituto alcuni dei
protagonisti della vicenda, ma senza esito". Donato Nolé,
coordinatore nazionale Fp Cgil polizia penitenziaria, ha
espresso "la sua preoccupazione per il fallimento del sistema
penitenziario italiano, sottolineando l'urgenza di misure
efficaci per la gestione delle carceri".
Nolé ha inoltre annunciato che il 31 luglio la Fp Cgil sarà
in piazza a Roma a manifestare contro le problematiche che
riguardano il comparto sicurezza. L'episodio di Prato
"rappresenta l'ennesimo segnale di crisi del sistema
penitenziario nazionale, evidenziando la necessità di interventi
immediati per evitare il ripetersi di simili situazioni".
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