PISA - Un anno dedicato al mito del grande seduttore. Non solo l'opera inaugurale della stagione lirica pisana, il Don Giovanni di Mozart in scena l'11 e il 12 ottobre, ma un autentico festival che fino all'autunno 2015 percorrerà tutte le declinazioni del mito dongiovannesco attraverso la musica, l'opera, il teatro, i film, i video, le letture, gli incontri e le conversazioni con un taglio inedito e multidisciplinare. Sono una trentina gli appuntamenti del cartellone di 'Una gigantesca follia', la rassegna promossa dal teatro Verdi con l'Università di Pisa: "Al centro del festival - spiega Antonella Galanti, prorettrice ai rapporti con il territorio - c'è la trasformazione della figura di Don Giovanni, dalle origini, con Tirso de Molina che rappresenta un seduttore a scopo educativo e moralizzatore per spaventare e indurre al pentimento, passando poi allo sguardo diametralmente opposto di Molière il cui Don Giovanni è un raffinato libertino, intelligente e ironico, che critica le convenzioni sociali e religiose sino ad arrivare al seduttore di Da Ponte-Mozart che riprende tutte le fonti passate e le rielabora mettendole in dialogo. Ed è quest'ultimo un Don Giovanni che risulta particolarmente affascinante, perché non sposa il solo versante comico o drammatico, ma li mette insieme creando un ossimoro dato dalla compresenza dei due aspetti. Il tutto sino ad arrivare alle riscritture moderne del mito con il controverso Don Giovanni di Lucio Battisti/Panella che sarà presentato dal maestro Carlo Boccadoro, pianista, compositore e critico musicale". La rassegna analizzerà tutti gli aspetti legati a questo personaggio e, dal punto di vista filosofico e sociale, temi come il desiderio, il rapporto servo-padrone, la dialettica pieno e vuoto d'essere e la malinconia, ma anche la prospettiva psicologica e psichiatrica di argomenti come la voracità e la compulsione, il rapporto vittima-carnefice.
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