Sono stati quasi certamente traditi
dal buio i due tredicenni trovati morti in un fondo ad un dirupo
in val Daone. Ne sono convinti i soccorritori che per tutta le
notte li hanno cercati nelle zone impervie della valle.
Quando il nonno di Fabio, uno dei due ragazzini, ha dato
l'allarme perché non li ha visti tornare alla baita erano le 19,
e ormai il sole stava tramontando dietro le montagne. I due
tredicenni conoscevano molto bene la zona, in quanto da sempre
andavano assieme a fare passeggiate e a giocare nei boschi.
Forse i ragazzini si sono attardati per fare delle foto e poi
sono scesi in fretta a valle quando ormai però era sceso il
buio. A quel punto, forse usciti dal consueto tragitto, sono
scivolati precipitando nel canalone. Non è possibile chiarire,
dicono i carabinieri, se uno di loro abbia tentato di prestare
soccorso al compagno in difficoltà e uno abbia trascinato
l'altro. Il tragico dato di fatto è che i due tredicenni sono
stati trovati alla base di due salti di roccia di circa 20
metri, sormontati dal ripido pendio che i due ragazzi stavano
scendendo e lungo il quale sono probabilmente scivolati senza
riuscire a fermarsi.
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