Il Brennero ancora chiuso è il
motivo del rinvio del vertice dell'Euregio Trentino-Alto
Adige-Tirolo, in programma oggi a Innsbruck. "Non potevamo
spostarci ad Innsbruck perché poi rischiavamo, nel tornare, di
dover fare la quarantena. Ma al di là di questo, il fatto che
l'Austria non consideri la riapertura del valico del Brennero
non ci è indifferente per quanto riguarda le ripercussioni sul
settore economico turistico del Trentino". Lo afferma il
presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
"Questo tema - ribadisce Fugatti - c'è nei rapporti
contingenti in questa fase, che non mettono certamente in
discussione l'Euregio in sé, però è chiaro che noi pensiamo che
l'Austria debba ragionare e considerare in modo collaborativo la
collaborazione con l'Italia e i nostri territori e non chiudere
le frontiere in questo modo", ha aggiunto Fugatti, secondo il
quale "questo è un tema che va ovviamente trattato a livello
diplomatico e nazionale perché è un tema fra ministri degli
esteri e fra presidenti del Consiglio italiano e austriaco. Però
noi non possiamo far finta di nulla".
Il governatore altoatesino Arno Kompatscher sottolinea che
il vertice è stato rinviato "perché è importante vederci di
persona, lanciando così anche un chiaro segnale". Per questo
motivo - prosegue - abbiamo deciso di attendere la riapertura
del confine il 3 giugno. "La data deve ancora essere fissata, ma
non ci sono altri motivi per il rinvio", afferma Kompatscher.
"In quell'occasione sarà anche trattato il tema dei confine e
della libertà di spostamenti e di certo troveremo una posizione
comune. Già oggi la questione sarà affrontata in una
videoconferenza", ha aggiunto il presidente della Provincia di
Bolzano.
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