Il Tar di Trento ha accolto la
richiesta di sospensiva dell'ordinanza di cattura dell'orsa Jj4
emessa dalla Provincia. Lo rendono noto le associazioni
animaliste Enpa ed Oipa che avevano presentato la richiesta.
"Un provvedimento estremamente importante, che accogliamo con
grande gioia. Felici per l'orsa e i suoi cuccioli, per la tutela
del patrimonio più prezioso di biodiversità e per poter dare
voce ai tantissimi cittadini in apprensione per la sorte
dell'orsa" , commentano in una nota Enpa ed Oipa.
"Interpretiamo la sentenza di sospensiva del Tar come un
richiamo alla ponderazione nelle pubbliche decisioni. Non è più
tempo di trappole, né per gli orsi, né per il diritto, a
cominciare dal Pacobace, tante volte invocato negli atti
ufficiali dalla Provincia Autonoma di Trento mentre se ne
violavano lettera e spirito", sottolineano gli animalisti.
L'orsa Jj4 era stata protagonista di un incontro ravvicinato
il 22 giugno scorso sul monte Peller con due cacciatori, padre e
figlio, che erano rimasti feriti.
Una precedente ordinanza di abbattimento di Jj4 era stata
respinta dal Tar nel luglio scorso.
Nel decreto di oggi firmato dal presidente Fulvio Rocco si
legge che l'ordinanza di cattura e la reclusione nel recinto del
Casteller "interessa un esemplare che si occupa tuttora dei
propri cuccioli, non ancora completamente in grado di
sopravvivere da soli ove venissero privati della madre" e che
l'esemplare "verrebbe altresì captivato in un periodo in cui è
fortemente diminuita la presenza di turisti e in cui gli orsi si
avvicinano al letargo".
Il Tar precisa che che la "trattazione collegiale
dell'incidente cautelare" si terrà il prossimo 8 ottobre.
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