La Provincia autonoma di Trento, per il 2020, ha liquidato complessivamente oltre 227.000 euro di indennizzi per danni provocati da orsi (circa 152.000 euro) e lupi (oltre 74.000 euro), considerando 380 episodi di danneggiamenti, dei quali 279 da orso e 101 da lupo. È quanto emerge dall'annuale rapporto Grandi carnivori redatto dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia e presentato nel pomeriggio dai tecnici e dall'assessora provinciale Giulia Zanotelli.
Per quanto riguarda i plantigradi, i danni maggiori - per oltre 54.000 euro - si sono registrati nel settore apistico e relativamente a episodi di predazione (49.000 euro) , mentre i lupi hanno fatto registrare esclusivamente danni da predazioni.
Solo all'orso M49 - secondo le stime dei tecnici - sono imputabili danni per oltre 14.000 euro, relativi a porte, finestre e mobilio danneggiati nelle intrusioni in abitazioni.
L'incremento degli episodi di danneggiamento dei lupi evidenzia inoltre un trend significativo: gli eventi, nel 2020, sono aumentati del 119,6%, a fronte di un +22% per l'orso.
Questo dato va legato a un trend più generale. Come ha spiegato il dirigente del Servizio Foreste e Fauna, Giovanni Giovannini, il numero di esemplari di lupi su tutto il territorio provinciale è in forte aumento: "Per il 2020 abbiamo 17 branchi censiti, sono dati di rilievo considerando che il primo branco in Trentino è stato visto nel 2013: in pochi anni abbiamo registrato un aumento esponenziale di questi animali. Nel 2019 avevamo come sicuri 13 branchi, oggi 17 e molto probabilmente sono anche di più: sicuramente possiamo dire che i lupi presenti sul territorio sono più di un centinaio. Abbiamo poi notato - spiega Giovannini - diversi animali singoli in dispersione, con 7 esemplari investiti e uccisi, 4 maschi e 3 femmine: questa è la prova del fatto che ci sono molti animali che si staccano dai branchi e si muovo sul territorio cercando di frequentare nuove zone".
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