Per il secondo anno consecutivo
Trento è la più generosa tra le grandi città italiane in tema di
donazione di organi e tessuti, così come il piccolo borgo di
Geraci Siculo si conferma in testa alla classifica dei piccoli
comuni, frutto di una sensibilità scaturita da una vicenda
avvenuta nel 2021, alla morte di una bambina geracese di 11
anni, Marta Minutella, i cui genitori avevano voluto
simbolicamente firmare il consenso alla donazione degli organi
anche se poi il prelievo non era stato possibile per ragioni
cliniche. La commozione generata da questa tragedia ha radicato
in paese una profonda cultura della donazione. Mentre tra i
centri di media dimensione a primeggiare sono la pugliese Corato
e l'abruzzese Guardiagrele. Sono questi i risultati dell'ultima
edizione dell'Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro
nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di
volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022
all'atto dell'emissione della carta d'identità elettronica nelle
anagrafi dei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo.
L'Indice è stato pubblicato in vista della 26ma Giornata
nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica
prossima 16 aprile.
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