La Compagnia Carabinieri di
Bressanone, con il supporto del Comando di Vipiteno, ha condotto
un blitz decisivo per smantellare una rete di spaccio di cocaina
radicata nel comune di Varna. L'operazione, denominata "Flavus",
si è conclusa con l'esecuzione di un'ordinanza cautelare di
divieto di dimora nei confronti di tre uomini, tutti stranieri
di origine tunisina e presenti irregolarmente sul territorio
italiano. Altre quattro persone, anch'esse di origine tunisina,
sono state denunciate per violazioni legate al soggiorno
irregolare sul territorio italiano. Le perquisizioni eseguite in
due abitazioni utilizzate dai membri della rete criminale hanno
portato al sequestro di 55 grammi di cocaina, già suddivisi in
dosi pronte per lo spaccio, materiale per il confezionamento
della droga ed una bilancia di precisione.
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di
Bolzano, è stata avviata nel maggio 2024 in seguito a numerose
segnalazioni da parte della cittadinanza, preoccupata per un
crescente traffico di droga in un parcheggio pubblico a Varna.
Gli approfondimenti investigativi - precisa l'Arma - hanno
permesso di documentare un vasto giro di spaccio e di recuperare
diverse dosi di cocaina, nonché di segnalare numerosi acquirenti
al Commissariato del Governo della Provincia di Bolzano.
L'operazione - sottolinea ancora l'Arma - ha messo in
evidenza la capillarità della rete di spaccio, che utilizzava un
parcheggio pubblico a Varna come punto di riferimento per le
cessioni. Le indagini hanno documentato un elevato numero di
transazioni di cocaina, coinvolgendo acquirenti provenienti da
Bressanone, Varna e dai territori circostanti, fino ad
abbracciare un'area che comprende la Valle Isarco, la Val di
Funes, la Val Pusteria e il comprensorio di Vipiteno. Questo
dato sottolinea la pericolosità dell'organizzazione, capace di
estendere la propria influenza su un vasto bacino d'utenza e di
sfruttare la propria rete per consolidare il traffico illecito.
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