"Se lui paga il tampone sono disposto a farlo": così l'assessore regionale umbro alla Sanità Luca Coletto ha risposto a margine della riunione dell'Assemblea legislativa al consigliere regionale del Pd Tommaso Bori che, con alcuni giovani del partito, aveva organizzato un "comitato di accoglienza" davanti a Palazzo Cesaroni. Una decina di persone hanno infatti atteso l'assessore per contestare la sua presenza ai banchetti della Lega in Veneto (di dove è originario) nel fine settimana. Mentre in Umbria si riuniva la task force creata dalla Regione per affrontare l'emergenza Coronavirus.
"Coletto dove eri?", "Coletto l'Umbria non ti vuole", "Coletto in quarantena", "La Lega lascia sola l'Umbria" i cartelli esposti. Critiche ribadite in Aula da Bori e dal portavoce dell'opposizione di centro sinistra Fabio Paparelli.
"Per me è un onore - ha affermato Coletto - pochi hanno comitati di accoglienza ma peccato che siano in pochi. Quindi mi dispiace un po', mi aspettavo qualcosa in più".
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