"A seguito del Decreto del Tar
dell'Umbria che sospende l'ordinanza regionale di chiusura di
nidi e infanzia, l'Amministrazione comunale di Perugia, alla
luce delle condizioni epidemiologiche critiche nella città di
Perugia, ha deciso di non riaprire le strutture socio educative
per l'infanzia e assumere un provvedimento volto a tutelare la
salute delle comunità". Lo riferisce una nota del Comune.
A Perugia quindi, i servizi educativi per l'infanzia restano
chiusi fino al 21 febbraio.
"Le ragioni alla base della non riapertura - prosegue la nota
- che verranno enunciate in un'ordinanza sindacale in fase di
elaborazione, confermano che allo stato attuale non ci sono le
condizioni sanitarie e di sicurezza tali da consentire la
riapertura delle strutture. I dati odierni, diramati dalla
Regione Umbria, vedono un totale di 2.065 positivi al Covid, 535
ricoverati di cui 84 in terapia intensiva e 904 deceduti mentre
nella fascia di età compresa tra 0 e 5 anni è stata riscontrata
un'incidenza di 356,20 casi per 100 mila abitanti con un
incremento di contagi in repentina crescita nella fascia 6-10
anni (509,19).
L'amministrazione comunale, pur consapevole dei disagi per le
famiglie recati dalla chiusura dei servizi educativi fino al 21
febbraio, ritiene necessaria l'adozione del provvedimento,
vista anche la recrudescenza del virus e ritiene opportuno,
anzitutto tutelare la salute pubblica della cittadinanza".
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