"Prevedere un meccanismo
automatico di risarcimento alle attività commerciali e alle
imprese nel caso in cui le chiusure vengono imposte da
restrizioni a livello nazionale, ma anche regionale": è la
proposta che il presidente dell'Assemblea legislativa
dell'Umbria, Marco Squarta (Fdi) porterà sul tavolo della
Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle
Regioni e delle Province autonome.
"Indipendentemente dall'organo che decide di imporre le
restrizioni, il governo centrale - spiega Squarta - dovrebbe
prevedere un meccanismo automatico di indennizzi a seguito della
sospensione delle attività, sia che la chiusura venga imposta
dalle Regioni oppure che l'ordine provenga da un Dpcm". "A causa
delle continue interruzioni - osserva l'esponente di Fratelli
d'Italia - moltissime attività non ce la fanno più ed è giusto
che, non potendo stare aperti e quindi non potendo lavorare,
ricevano automaticamente risarcimenti utili al loro
sostentamento".
Nell'incontro con gli altri presidenti, in programma venerdì
a Roma, Squarta chiederà dunque "un'azione dei parlamenti
regionali per sollecitare il governo Draghi ad attivare
contributi agli imprenditori, a prescindere dall'autorità che
adottano materialmente i provvedimenti".
Nelle ultime settimane, Squarta si era rivolto all'Assemblea
plenaria dei parlamenti regionali, che aveva accolto la sua
richiesta di "aiutare le categorie economiche più penalizzate
dalle restrizioni e dalle limitazioni previste per le zone
arancioni".
Il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria ricorda
di aver sollevato "perplessità rispetto al tema dei ristori alle
categorie produttive che, a causa dei mancati introiti legati
alle aperture contingentate, lamentavano la mancata previsione
di specifici ristori".
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