Studenti "sempre più consapevoli e
cittadini attivi, custodi del mondo in cui vivono e che allo
stesso tempo sentono di dover cambiare, almeno nella sua parte
più discriminatoria": sono i ragazzi della classe quarta P del
liceo scientifico 'Galeazzo Alessi' di Perugia che nell'ambito
dell'insegnamento dell'Educazione civica hanno partecipato ad
incontri virtuali, prodotto inchieste, articoli e video su
diversi temi quali razzismo, body shaming, stereotipi e
pregiudizi sugli immigrati e in generale sulle diverse forme di
odio, inclusione ed esclusione nella società.
Tutto è partito dalla partecipazione a 'Il razzismo non è
un'opinione', progetto nazionale promosso dalle associazioni
'Oltre le parole' e 'Dire fare cambiare', per la promozione,
attraverso la cultura, di azioni positive finalizzate al
contrasto delle discriminazioni. Partner del progetto la testata
'Giornalisti nell'erba', che ha organizzato incontri con scuole
di varie parti d'Italia tra cui, appunto, il liceo 'Alessi' di
Perugia.
"Ci abbiamo lavorato per circa un mese con i ragazzi della
quarta P - ha spiegato la professoressa Annalisa Persichetti -
che hanno riflettuto, discusso e incontrato anche alcuni
esponenti della comunità politica e civile perugina".
Tra i diversi prodotti, il quiz realizzato attraverso l'App
Kahoot, consultando siti ufficiali dell'Unione Europea e
incrociando i cosiddetti 'Big data'.
"Il 4 giugno poi - ha concluso Persichetti - Giornalisti
nell'erba ha organizzato una giornata in diretta Facebook e
Youtube. Un grande festival delle inchieste svolte dalle scuole
italiane sui temi dell'educazione civica, una grande agorà
virtuale dove far sentire le voci virali di studenti e docenti".
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