"Va avanti una interlocuzione per
garantire i servizi alle comunità, con attenzione soprattutto ai
comuni più piccoli": è quanto ha assicurato la presidente della
Regione, Donatella Tesei, in merito alla questione della
chiusura delle filiali delle banche.
La presidente ha così risposto - nel corso della riunione
dell'Assemblea legislativa - a una interrogazione dei
consiglieri Francesca Peppucci, Daniele Carissimi, Eugenio
Rondini e Daniele Nicchi (Lega), i quali avevano chiesto "lo
stato attuale dei servizi bancari attivi nel comune di Castel
Ritaldi; se la Giunta ha esaminato le problematiche della
chiusura delle filiali bancarie nei piccoli comuni umbri" e di
rendere noto "quali azioni intende mettere in campo per tutelare
i diritti dei cittadini di piccole realtà dell'Umbria".
La presidente ha spiegato che l'anno scorso in Italia c'è
stata una riduzione di 831 sportelli bancari, in Umbria 15 in
meno, da 407 a 392, tutti in provincia di Perugia. "La
transizione digitale - ha detto - ha determinato una
riorganizzazione che ha portato alla chiusura in dieci anni di
oltre 10mila sportelli in Italia, anche se siamo ancora quarti
in Europa per numero di filiali. La chiusura di sportelli nei
centri minori è un tema molto impattante e questa Giunta
regionale è impegnata, insieme agli Enti locali, a una
sensibilizzazione delle banche sulla tutela dei servizi ritenuti
essenziali dalla popolazione, cercando di salvaguardare presidi
e servizi soprattutto nelle aree interne, ma si deve considerare
l'autonomia degli Istituti bancari, a cui non possiamo imporre
delle scelte".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA