Era gestita da una fondazione
creata dai genitori dei ragazzi disabili la comunità d'alloggio
nella quale i carabinieri del Nas hanno contestato abusi fisici
e psicologici ai danni degli ospiti da parte di tre operatori
finiti agli arresti domiciliari. E a far partire l'indagine è
stato proprio uno degli stessi genitori dopo avere notato dei
lividi sospetti sul figlio.
Gli accertamenti sono ancora in corso per accertare altre
eventuali responsabilità.
I genitori dei ragazzi erano all'oscuro dei maltrattamenti
fino al momento in cui uno di loro ha segnalato la situazione.
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