(ANSA) - PERUGIA, 06 MAR - "L'Umbria, caratterizzata da una
ridotta popolazione, ma dotata di una sufficiente varietà di
soggetti, risponde da un punto di vista dinamico, più
velocemente alle sollecitazioni epidemiche e quindi ha quasi
sempre anticipato comportamenti che poi si sono osservati sulla
media nazionale": è la spiegazione del fornisce il professor
Luca Gammaitoni dell'andamento della pandemia da Covid in
Umbria. Che quasi sempre ha registrato un anticipo del dato
nazionale.
Rispondendo all'ANSA, il professor Gammaitoni si è anche
soffermato sulla riduzione di tamponi e test antigenici eseguita
negli ultimi mesi. "Certamente - ha detto - con il venir meno
della pressione psicologica si è ridotto il numero di test e con
esso è diminuita la significatività statistica dei dati da essi
derivati. I modelli hanno bisogni di dati e meno sono e minore è
la capacità predittiva dei modelli. Per fortuna in questa fase
possiamo tirare un respiro di sollievo e far riposare, almeno
per un po', i modelli".
"Mi aspetto che questo virus diventi meno importante - è
l'auspicio del fisico sperimentale - e che abbia una sempre
minore capacità di produrre nuove ondate. Il virus continuerà
ancora a circolare per molto tempo ma le sue conseguenze saranno
sempre più trascurabili a meno del caso, poco probabile,
dell'apparizione di nuove varianti significativamente diverse e
patologicamente più gravi. Come ho detto - conclude il professor
Gammaitoni - è un evento sempre meno probabile a mano a mano che
passa il tempo". (ANSA).