(ANSA) - ROMA, 07 MAR - E' "L'anello di Grace", il film
inchiesta di Dario Prosperini sul trafugamento della Biga
etrusca di Monteleone di Spoleto, il vincitore dell'ultima
edizione del Firenze Archeofilm, il festival di Archeologia Arte
e Ambiente organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti
Editore).
Il docu, che ricostruisce tutte le tappe della avventurosa
vicenda che ha portato 120 anni fa nelle vetrine del
Metropolitan Museum di New York lo stupefacente reperto etrusco
oggi reclamato a gran voce dal piccolo comune umbro di
provenienza, è stato acclamato dal pubblico della manifestazione
fiorentina. Un racconto ricco di voci, dalle ricostruzioni degli
esperti alle testimonianze d'epoca, ma anche di documenti
inediti che per la prima volta mette in fila tutti i tasselli di
una vicenda che ha dell' incredibile. E nello stesso tempo apre
nuovi interrogativi sulla disattenzione collettiva che ha
regnato a lungo in Italia nei confronti del patrimonio
dell'arte.
Oggetto di una battaglia che dura da vent'anni, con i 600
abitanti del borgo umbro che ne richiedono il ritorno in patria,
la biga, che gli americani hanno ribattezzato il Carro d'oro, è
un capolavoro del VI secolo a.C. fatto di legno di noce e lamine
di bronzo scolpite, opera della sapienza etrusca ma ispirato
dall'arte greca, alla quale si riallaccia narrando le gesta di
Achille.
Fabbricata a Vulci, la biga era poi stata offerta a un
militare che alla fine se la portò nella tomba insieme a tutto
il suo tesoro di oggetti di bronzo e terracotta. A ritrovarla,
2600 anni dopo, furono due contadini, Isidoro e Giuseppe
Vannozzi, che l'8 febbraio del 1902 scavando davanti al loro
casolare si trovarono sotto gli occhi la tomba del comandante
etrusco. Ceduta per 900 lire (oggi sarebbero poco più di 4mila
100 euro) e oggetto all'epoca di uno scandalo che occupò le
pagine dei giornali, la biga passò velocemente di mano per poi
arrivare nel 1903 a New York, dove è rimasta, da quegli anni
lontani orgoglio del Met.
Marisa Angelini, battagliera sindaca di Monteleone, spera
ancora di riportarla in Italia: "Il ministro Sangiuliano ci ha
assicurato che lavoreremo insieme". (ANSA).