"Il nostro progetto è sostenibile se avremo almeno 120 mila utenti/turisti l'anno e se lavoreremo senza sosta, 12 mesi su 12. Servono poi infrastrutture e posti letto, poiché quelli esistenti sono pochi": Massimo Caputi, presidente di Federterme-Confindustria e di Terme Italia Srl, società che lo scorso maggio ha acquistato all'asta lo storico Parco della Fonte di San Gemini per realizzare lì un parco termale, ha parlato del progetto "che potrebbe essere realizzato in due-tre anni al massimo".
L'occasione è stata il convegno organizzato dal Comune di San Gemini - i saluti introduttivi sono stati del sindaco Luciano Clementella - intitolato "Un nuovo modello di sviluppo è possibile". Presente anche Paola Agabiti, assessore regionale alla programmazione europea, bilancio, turismo, sport e cultura.
Caputi ha spiegato come un accordo di programma con le istituzioni, sul modello di quello siglato da Terme Italia a Salice (Pavia), possa essere lo strumento giusto per dare una spinta decisiva al progetto. "Le strutture del parco termale di San Gemini - ha aggiunto - non vanno demolite ma solo ristrutturate, e questo è un bene. Parliamo di un'area molto bella".
Terme Italia Srl nella sua scuderia conta anche Chianciano, Saturnia, Salice, una parte di Salsomaggiore e un importante progetto avviato a Milano. "Crediamo che nell'area termale di San Gemini debbano essere creati anche un parco avventura per le famiglie, un villaggio per 'nomadi digitali' ed anche uno spazio dedicato al food regionale ed all'organizzazione di eventi".
All'evento è intervenuto anche un altro imprenditore, il tuderte Giorgio Scassini che nel luglio del 2022 ha acquistato lo stabilimento dell'acqua minerale San Faustino a Massa Martana: "Abbiamo restituito dignità ad un luogo rimasto chiuso per dieci anni e vandalizzato. La burocrazia sta allungando i tempi per la ripresa delle attività, che non si preannunciano brevi. Ma noi crediamo fermamente nella possibilità di riportare questa straordinaria acqua sulle tavole". Sono intervenuti anche Luca Federici della direzione coordinamento Pnrr Regione Umbria, che ha illustrato gli investimenti previsti e in corso sul territorio che ha ospitato il convegno, l'imprenditrice Maria Carmela Colaiacovo, presidente nazionale di Confindustria Alberghi, che ha spiegato che "per sostenere un progetto come quello delle terme di San Gemini, sul piano della ricettività, servono imprenditori, anche di livello internazionale, che comprendano l'importanza di investire e che credano in questa idea". Le conclusioni sono state affidate all'assessore Agabiti: "Siamo in un momento - ha detto - che ci pone davanti a sfide e occasioni. Finalmente abbiamo una progettualità che unisce i Comuni e la Regione. Continueremo ad investire per riqualificare i nostri borghi e a creare le condizioni perché i nostri giovani costruiscano le proprie vite qui, dove sono nati. Per fare ciò dobbiamo continuare ad investire nei servizi essenziali, come la scuola, i trasporti, la sanità sociale. E dobbiamo continuare a favorire chi vuole investire in Umbria e gli imprenditori che operano già qui. Sono convinta che le collaborazioni costruite ci porteranno lontano perché si può fare sempre di più, ma la strada intrapresa è quella giusta".
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