/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Cascia 600 firme per medico fisso al pronto soccorso

A Cascia 600 firme per medico fisso al pronto soccorso

Per il sindaco 'situazione difficile da accettare'

CASCIA (PERUGIA), 25 ottobre 2023, 12:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Seicento firme sono state raccolte a Cascia per chiedere la presenza fissa di un medico nel locale pronto soccorso. L'iniziativa è di una cittadina, Anna Fiordelmondo, che ha decisivo di attivarsi coinvolgendo la comunità casciana, per poi rivolgersi direttamente al sindaco Mario De Carolis, alla direzione della Asl Umbria 2 e all'assessorato alla sanità della Regione. "Ho avvertito la necessità di fare qualcosa a dispetto di questa situazione, noi viviamo in un'area difficile e svantaggiata, la presenza costante di un medico è di fondamentale importanza", spiega all'ANSA Fiordelmondo.
    La Asl 2, attraverso il suo direttore generale Massimo De Fino, non ha comunque tardato a rispondere alla donna, sottolineando il protrarsi del problema ritenuti ormai atavico di reperire medici che accettino di lavorare a Cascia. De Fino nella lettera di risposta ricorda anche i bandi andati disattesi, malgrado alcuni incentivi economici garantiti a chi avesse accettato di lavorare nella città di Santa Rita. Il direttore conclude, infine, ricordando la riorganizzazione sanitaria che dovrebbe portare "alla normalizzazione dei servizi sanitari anche in Valnerina".
    "Di certo la situazione è molto pesante e difficile da accettare" commenta il sindaco De Carolis. "Dopo gli anni complicati del terremoto e della pandemia - aggiunge -, Cascia è tornata ai flussi turistici di un tempo e questo, tra le altre cose, impone anche un servizio sanitario adeguato da offrire in caso di necessità ai visitatori. Quello che suggerisco alla sanità regionale è di prevedere un incentivo economico significativo ai medici che accettano di lavorare a Cascia, occorre mettere in campo tutti gli sforzi necessari per garantire un presidio di primo soccorso che sia tale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza