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A Monterubiaglio rinnovata la tradizione della vecchierella

A Monterubiaglio rinnovata la tradizione della vecchierella

Augurare la prima Pasqua dell'anno nuovo, la sua missione

MONTERUBIAGLIO (TERNI), 06 gennaio 2024, 15:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nella serata che ha preceduto la festa dell'Epifania, tra le vie di Monterubiaglio, borgo medievale a pochi chilometri da Orvieto, invece della befana è arrivata la "vecchierella", una figura quasi ancestrale, che unisce il sacro e il profano. Ha le sembianze femminili di un'anziana donna, lenta nel suo incedere, ma con una missione ben precisa: augurare a tutti la prima Pasqua dell'anno nuovo ed intercedere presso i vivi affinché generosamente offrano un piccolo obolo per le anime dei trapassati, ancora in attesa nel limbo del Purgatorio.
    Nel minuscolo paesino del comune di Castel Viscardo è una tradizione che affonda le sue radici nella notte dei tempi. La "vecchiarella" viene solitamente rappresentata da alcuni ragazzi del borgo, vestiti con lunghi abiti bianchi, che fanno visita alle famiglie che, all'arrivo delle varie "vecchiarelle", spalancano le porte di casa per poi fare un'offerta. "Si chiedono offerte, ma anche preghiere" spiegano gli organizzatori della pro loco. "Quest'anno più che mai le preghiere vanno indirizzate a chi sta soffrendo, in particolare a quei popoli che stanno vivendo la tragedia della guerra" aggiungono.
   

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