L'Umbria è una regione "centrale
nel sistema culturale italiano" per il ministro della Cultura,
Gennaro Sangiuliano, che ha inaugurato a Perugia la mostra
"L'enigma del Maestro di San Francesco - Lo stil novo del
Duecento umbro".
Lo ha sottolineato nel suo intervento dopo la visita alla
Galleria nazionale dell'Umbria, sede dell'esposizione che per la
prima volta, con 60 capolavori provenienti anche dalle più
prestigiose istituzioni museali al mondo, da domenica 10 marzo e
fino al 9 giugno svelerà i segreti dell'artista più importante
attivo in Centro Italia, dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue.
"Sono lieto di avviare e partecipare ad una mostra - ha detto
- che ci racconta una storia meravigliosa, quasi un thriller,
con gli studiosi che ci sveleranno i segreti, ma che ci fa
capire soprattutto quanto questa regione sia al centro
dell'Italia non solo dal punto di vista geografico ma anche
storico ed identitario. Una regione ricca e densa di un
patrimonio di grande valore per tutta Italia. Il Duecento è
stato un intreccio incredibile di storia, un secolo dal grande
valore. Basta ricordare la figura, anche morale, di San
Francesco d'Assisi, patrono d'Italia e santo profondamente
europeo". Per Sangiuliano, quindi, c'è "il dovere di preservare
questo patrimonio e di essere all'altezza del nostro passato".
"Siamo pronti a lavorare per l'Umbria in ambito culturale" ha
concluso il ministro per poi aggiungere: "La qualità di vita dei
cittadini è data dalla cultura e sono convinto che debba essere
diffusa su tutti i territori. Dopo l'impresa, l'altra grande
occasione di sviluppo economico e sociale è la cultura".
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