(ANSA) - PERUGIA, 08 FEB - La Seconda commissione, presieduta
da Valerio Mancini, dopo una seduta fiume terminata nel
pomeriggio ha approvato l'intero articolato del Disegno di
legge, predisposto dalla Giunta regionale concernente la
'Disciplina dell'assegnazione delle concessioni di grandi
derivazioni idroelettriche in Umbria e determinazione del
canone' sul quale sono stati proposti e votati emendamenti al
testo originario, alcuni dei quali di carattere sostanziale.
All'ordine del giorno della seduta - è detto in un comunicato
della Regione - le proposte emendative al testo promosse dai
consiglieri del gruppo Lega ed altre analoghe di iniziative
della Giunta regionale, ma anche di iniziativa consiliare
bipartisan e del Comitato per il Controllo e la Valutazione.
Alla riunione ha preso parte anche l'assessore Roberto Morroni.
Dopo la discussione della mattina gli uffici legislativi e
tecnici dell'Assemblea legislativa e dell'Esecutivo hanno
lavorato sull'armonizzazione di un testo condiviso. Alla luce di
ciò, rispetto al testo originario, il nuovo, sottoscritto dai
consiglieri della Lega (Carissimi-primo firmatario, Mancini,
Pastorelli, Puletti), cui si è aggiunta Peppucci (FI), stata
innalzata la misura della componente fissa del canone dovuto dai
titolari di concessione a 42 euro per ogni chilowatt di potenza
nominale media annua di concessione in sostituzione dei 40 euro
previsti. Tale disposizione determinerebbe un ammontare massimo
di entrate rivenienti annualmente dalla componente fissa del
canone di euro 10 milioni 564mila 861 e tale disposizione
determina una maggiore entrata annua a regime di euro 2 milioni
233mila 713. Viene anche introdotta nella legge la disposizione
finalizzata a destinare una quota delle entrate derivanti dalla
componente fissa dei canoni ai Comuni territorialmente
interessati dagli impianti di grande derivazione. Viene quindi
stabilito che dal 2024 le risorse da trasferire annualmente ai
Comuni territorialmente interessati dagli impianti è pari al 35
per cento delle entrate relative alla componente fissa dei
canoni previsti in bilancio. In tal modo si incrementano le
risorse in favore dei Comuni di euro 2 milioni 97mila euro
rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente.
Le risorse previste in favore dei Comuni - prosegue il
comunicato - vengono finalizzate allo sviluppo e alla
valorizzazione dei comuni territorialmente interessati dagli
impianti, stabilendo gli ambiti di intervento per i quali i
Comuni potranno presentare progetti o programmi da realizzare.
Su queste modifiche si è registrata l'astensione dei commissari
di minoranza (De Luca-M5S, Bettarelli-Pd, Fora-Patto civico) in
quanto, come ha sottolineato De Luca sarebbero state apportate
modifiche peggiorative a livello di ricaduta di risorse per i
territori interessati, rispetto agli emendamenti originari.
Approvato invece all'unanimità un sub-emendamento promosso da De
Luca e da Fora e poi sottoscritto da tutti gli altri membri
della Commissione presenti, che intende specificare, con criteri
di oggettività quali siano i Comuni a cui dovrà essere
corrisposta la quota dei canoni di concessione applicati alle
grandi derivazioni idroelettriche. Dovranno essere ricompresi
tutti i Comuni in cui sussistono non solo la presenza di
impianti, ma anche quelli in cui sussiste la presenza di opere
idrauliche funzionalmente collegate a tali impianti e che ne
costituiscono parte integrante. Approvato infine, con voto
unanime, un emendamento sottoscritto da tutti i commissari del
Comitato per il Controllo e la Valutazione, presieduto da Thomas
De Luca, che prevede di inserire nella legge la clausola
valutativa, utile per la valutazione dell'attuazione e degli
effetti degli interventi previsti. In particolare, l'emendamento
prevede la trasmissione di una relazione da parte della Giunta
regionale contenente informazioni sull'attuazione della legge e
tutto quanto concerne le destinazioni di carattere economico
degli introiti dei canoni e agli interventi a carico dei
concessionari. Nella precedente riunione della Commissione era
già stato approvato un emendamento che prevede la cessione di
energia o equivalente monetizzazione ai Comuni sede di impianti
di grande derivazione. Il voto sull'intero atto è previsto per
la seduta della Commissione della prossima settimana. (ANSA).