(ANSA) - PERUGIA, 17 FEB - L'utilizzo e la valorizzazione dei
beni confiscati alla mafia e assegnati ai Comuni di Acquasparta
e Pietralunga sono stati al centro dell'audizione odierna
dell'Osservatorio regionale antimafia, riunito questa mattina a
Palazzo Cesaroni.
Aprendo l'incontro, il presidente dell'organismo regionale,
Walter Cardinali, ha evidenziato quanto sia "necessario dare un
segnale concreto di riutilizzo di questi beni per essere più
credibili e creare anticorpi nella società contro le
infiltrazioni criminali. Emerge la necessità di semplificare e
agevolare il passaggio dei beni sequestrati e confiscati ai
Comuni. E poi favorire il loro riutilizzo".
Il sindaco di Acquasparta, Giovanni Montani - riferisce la
Regione - ha illustrato il progetto di recupero di una
palazzina del centro storico confiscata ad un clan mafioso
siciliano: "Ci sono state difficoltà urbanistiche da superare,
dato che il progetto prevedeva il coinvolgimento di vari livelli
istituzionali. Collaborando con Ater abbiamo scelto di destinare
quell'edificio all'edilizia residenziale pubblica a canone
concordato, per fronteggiare lo spopolamento del borgo. È stato
determinante il lavoro dell'Osservatorio e della Commissione
regionale antimafia, che ha consentito di superare i problemi
burocratici sorti. A maggio partiremo con i lavori di
sistemazione della palazzina e il 23 aprile Acquasparta riceverà
un riconoscimento dall'associazione 'Nel nome del rispetto' per
tutte le iniziative messe in campo per sostenere la cultura
della legalità".
Il sindaco di Pietralunga, Mirko Ceci, ha ricordato che "il
progetto locale parte dal 2013 e dalla collaborazione con
Libera, che ha segnalato la presenza di questo bene sottratto
alla mafia al termine di un lungo percorso processuale. Abbiamo
preso in affidamento terreni e strutture iniziando un percorso
non semplice. Si tratta di 99 ettari di terreno in zona Col
della Pila, confiscati ad un clan calabrese, abbandonato e
coperto di erbe infestanti e strutture ammalorate. Andava
ricostituita una azienda agricola e trovate le risorse per
attivarla. Insieme a Libera abbiamo organizzato dei campi estivi
per la coltivazione della patata bianca di Pietralunga, creando
una sensibilizzazione verso il tema del riutilizzo di quel bene.
Abbiamo pubblicato tre bandi per l'affidamento prima di avere
una manifestazione di interesse. Entro l'inizio di marzo saranno
parzialmente ultimati i lavori nell'ex convento, una struttura
comunale che è stata ricompresa nel progetto. La cooperativa
Paneolio metterà in campo allevamento di suini bradi e lumache,
la coltivazione di prodotti come il tartufo e la gestione
forestale dei boschi. Pietralunga ha inoltre ottenuto 1,6
milioni dal Pnrr nell'ambito del Bando Borghi ed anche la
cooperativa ha partecipato ad un bando per ottenere i
finanziamenti necessari ad avviare la nuova azienda agricola.
Esistono difficoltà di relazione tra i Comuni e il soggetto che
gestisce i beni confiscati. In questo la mediazione dei Prefetti
risulta dirimente. Nel nostro caso sono stati necessari 4 anni
per arrivare all'affidamento definitivo del patrimonio.
Servirebbe un soggetto terzo in grado di supportare i Comuni
nella gestione delle pratiche di questi passaggi e di quelli per
i bandi del loro affidamento". (ANSA).