"Dispiace rilevare che la Filt
Cgil continui ad inventarsi film inesistenti con espedienti che
si giudicano da soli. Oggi è anche orfana della Faisa Cisal
contro cui ha sparato accuse di voltagabbana per avere,
quest'ultimo sindacato, partecipato ad un momento istituzionale
di apertura del cantiere per la ricostruzione in corso della
intera Ferrovia centrale umbra, dopo la chiusura che la sinistra
decise sette anni fa, avendola ridotta in gran parte ad un
ammasso di strutture obsolete e ferri vecchi fuori legge,
analogamente a tutto il tpl": l'assessore regionale Enrico
Melasecche replica a quanto sostenuto dal sindacato. "Questo è
il dato di fatto drammatico che appena quattro anni fa abbiamo
ereditato da un Pd che oggi grida alla luna - aggiunge in una
nota diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Donini - pur di
impedire a questa giunta di risollevare l'intero settore e porta
in aula regionale, fatto gravissimo, una bella squadra (a parti
invertite l'avrebbero chiamata una squadraccia) di sindacalisti
per impedire all'assessore regionale di rispondere in due minuti
ad una interrogazione del segretario del Pd lunga ben sei
pagine. Quanto al recente passato c'è in proposito una
copiosissima letteratura con centinaia di articoli da rileggere
in emeroteca per chi avesse poca memoria. Basterebbero solo
alcuni esempi per confutare le accuse, le offese, le minacce, le
richieste di dimissioni, i beceri assalti in aula contro ogni
regolamento, gli attacchi personali e le demonizzazioni
utilizzati a piene mani senza il minimo rispetto istituzionale
ed umano".
"Basta ricordare - afferma ancora Melasecche - che lungo
tutto il percorso della Fcu in queste ore, non solo sta
procedendo il treno innovatore per realizzare oltre 500 metri al
giorno di nuovissimo armamento, ma anche che sono aperti in
queste ore ben 15 nuovi cantieri con il progetto Pinqua nelle
stazioni dei Comuni di San Giustino, Città di Castello,
Umbertide, Perugia, Deruta, Marsciano, Todi, Massa Martana,
Acquasparta, Sangemini e Terni, oltre agli altri cantieri per
l'inserimento delle più avanzate tecnologie Ertms. Per tacere
dei Minuetto avviati ad una rigenerazione completa, nelle
tecnologie e nella estetica. Non rispondo sugli aspetti tecnici
della contestazione della gara da parte della Filt Cgil perché è
chiarissima la spiegazione del direttore dell'Agenzia per la
mobilità, Agenzia che abbiamo creato proprio per impostare un
vero e proprio piano industriale per riportare il TPL alla
funzionalità e modernità delle regioni più avanzate. La Filt
Cgil, nel vicolo cieco in cui si è voluta a tutti i costi
cacciare, oggi, a gara prossima alla indizione, peraltro su
pressione severa della Corte dei Conti che sprona la Regione, ma
anche i comuni, a procedere celermente sulla via tracciata,
invita questa giunta 'a fermarsi una buona volta e ragionare',
insistendo in modo pervicace sulla ipotesi di tre anni fa di un
unico lotto di gara pretesa questa impossibile per quanto
sposata recentemente quanto incredibilmente dal segretario
regionale del Pd. Il tavolo regionale è sempre aperto a chiunque
voglia confrontarsi cercando di comprendere, gli uni i problemi
degli altri, come abbiamo fatto con Cisl, Uil, Ugl e Orsa
giungendo a concordare non solo l'assoluta certezza di impedire
un solo licenziamento ma anche le garanzie del contratto
autoferrotranviari e quello integrativo aziendale, oltre alla
'clausola sociale rafforzata'. Era ed è incostituzionale
pretendere dalle imprese vincitrici l'obbligo di continuare ad
assumere negli anni successivi nuovo personale nel caso in cui
questo non fosse ritenuto necessario. Ebbene questo nostro
impedimento è stato sistematicamente quanto volgarmente
strumentalizzato, come un assenso ai licenziamenti, pur di
gettare discredito sulla Regione e sulla Agenzia, su dirigenti e
lavoratori che cercano di fare egregiamente il proprio dovere e
che ringrazio, pur gli iscritti a proseguire con scioperi che
hanno ottenuto esattamente nulla perché, come ho spiegato decine
e decine di volte, non era né è nella discrezionalità della
Regione concedere ciò che la legge e l'Art vietano. Scioperi
che, accreditati da parte sindacale all'85% delle adesioni,
hanno visto un numero sempre calante di adesioni fino all'ultima
percentuale vicino al 20%. Non si tratta quindi di 'orgoglio
personale' anche se le accuse reiterate di scelleratezza, di
interessi personali e le minacce qualificano chi le pronuncia ma
semplicemente di serietà, professionalità, passione civile, cioè
di Politica alta che ha il coraggio di prendere le decisioni
migliori anche se possono non incontrare il consenso di alcuni
sindacalisti. La nostra stella polare è il benessere della
nostra gente, il migliore servizio al pubblico perché crediamo
in un trasporto pubblico locale, moderno, agile, efficiente, al
servizio di tutti i cittadini e soprattutto delle categorie più
deboli a cominciare ad esempio dai non vedenti a cui
garantiremo, non solo la gratuità, ma anche la possibilità per
tutti - conclude Melasecche - di avere informazioni in tempo
reale sull'arrivo degli autobus in modo da ridurre i tempi di
attesa all'aperto e alle intemperie".
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