(ANSA) - PERUGIA, 17 APR - "Chi nella vita non ha la
tentazione di fuggire davanti ad un nemico? Voi non siete
fuggiti!": lo ha sottolineato il cardinale Gualtiero Bassetti,
arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, rivolto al
personale sanitario nel corso di una semplice cerimonia presso
l'ospedale di Perugia. "Se c'è una categoria di persone che
conosce i rischi a cui si espone, affrontando questo tipo di
pandemia - ha aggiunto -, siete proprio voi, e a medici,
infermieri ed operatori aggiungo anche i cappellani di questo
ospedale".
"Sono qui - ha sottolineato il card. Bassetti - a nome della
Chiesa per dirvi grazie e per ricordare tutti i sanitari
deceduti in Italia. Il Papa li ha definiti 'i Santi della porta
accanto', io ho guardato una per una le loro foto riportate sui
giornali, volti belli di uomini e donne generosi e forti".
L'arcivescovo ha poi rivolto un pensiero agli ammalati,
collegandosi via Skipe con uno dei reparti di degenza Covid-19
per parlare con alcuni di loro e con il personale sanitario.
"Abbiate fiducia in Dio Padre - ha detto - che non ci
abbandona mai e abbiate anche fiducia di questi 'angeli' che vi
curano. Vi ho molto pensato in questo periodo in cui anch'io
vivo in clausura forzata. L'ospedale è la vera casa di tutti il
luogo della fiducia, dell'affidamento dove ci si mette nelle
mani di un'altra persona come si faceva da bambini in braccio
alla mamma".
Il cardinale Bassetti si è anche raccolto in preghiera
nell'atrio dell'ospedale dopo essere stato accolto da una
piccola delegazione di sanitari guidata dal commissario
straordinario Antonio Onnis e dal sindaco di Perugia Andrea
Romizi.
"Se qualcuno dicesse a voi sanitari che questa è la vostra
missione e la vostra professione - ha affermato il presidente
della Cei -, io rispondo no, perché ci state mettendo molto di
più".
Il cardinale Bassetti ha voluto infine ricordare come nella
chiesa dell'ospedale ci sia la tomba "di un medico buono e
generoso, che ha saputo dare tutto se stesso al prossimo come
buon samaritano: il Venerabile Vittorio Trancanelli".
Nell'aula Montalcini del Creo sono poi intervenuti alcuni dei
professionisti impegnati in prima linea nella cura e assistenza
dei malati Covid-19. Testimonianze forti, molto partecipate, a
tratti commoventi proprio perché - è stato detto - "abbiamo
anche noi sofferto non poter fare una carezza ai pazienti,
parlando con loro solo con i nostri sguardi". E' stata che
sottolineata dagli stessi professionisti "lo spirito di coesione
messo in campo per fare squadra, per scambiare esperienze
professionali e umane".
Il commissario Onnis nel ringraziare il cardinal Bassetti ha
voluto ripercorrere le "fasi drammatiche in cui l'ospedale si è
trovato nell'affrontare un fenomeno completamente nuovo, dando
merito ai professionisti di aver saputo interpretare al meglio
le esigenze assistenziali e organizzative di una gestione
assistenziale molto complessa e sconosciuta". "Resa possibile -
ha sottolineato - con uno spirito di generosità e altruismo che
mi ha commosso".
"Non dimenticheremo mai questa fase della nostra vita - ha
sottolineato Romizi - vissuta con paura, preoccupazione e
davvero abbiamo avvertito tutti come il nostro ospedale abbia
arginato bene questa pandemia. Sono rimasto molto toccato dalle
testimonianze dei medici e avverto in questa situazione che
nessuno avrebbe dovuto vivere un clima di rinascita, come se sia
nato un nuovo ospedale". (ANSA).