"Questa crisi politica non è stata aperta da Pnv. Le dimissioni dalla Giunta sono state rassegnate da componenti di altri movimenti politici. Riteniamo, pertanto, che sia responsabilità dei movimenti che hanno aperto questa crisi la ricerca della soluzione migliore per uscire dall''impasse' istituzionale e politica da loro creata". Lo scrive, in una nota, Fabio Gradi, coordinatore di Pour notre Vallée. "Siamo sempre disponibili a confronti - prosegue - volti alla predisposizione di un contratto di governo serio, che affronti temi di rilevante importanza per il futuro della nostra Regione, ma non siamo disponibili a sottoscrivere un progetto politico che non condividiamo, né tantomeno a sottostare alle condizioni imposte dai responsabili di questa situazione politica, i quali oggi non sono in grado di trovare risposte risolutive". "Noi abbiamo detto sin dall'inizio che il progetto politico di Uv, Uvp, Stella Alpina e Alpe non ci appartiene - proseguono in una dichiarazione all'ANSA il coordinatore di Pnv Fabio Gradi e il vice coordinatore Leonardo La Torre - ma se la questione si pone in termini di ricatto e se tutto si trasforma nella loro visione che non è politica, ma è una visione di posti, allora non è possibile fare alcun accordo con loro". E aggiungono: "Restiamo a disposizione delle persone e delle forze politiche che vogliono invece ragionare onestamente su un contratto a termine che superi questa fase".
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