Dal 2013 Francesco Buratti, della
cooperativa Leone Rosso che lavora per il Comune di Aosta, ha
riferito di aver ricevuto da parte di Marco Sorbara, ex
assessore alle Politiche sociali di Aosta, curricula di persone
in cerca di lavoro con una frequenza di "5-10 volte in un anno,
in alcuni momenti di più in altri meno". Lo ha spiegato
rispondendo alle domande del pm Stefano Castellani nel processo
Geenna ad Aosta.
Ma le persone assunte con queste modalità sono "tre in tutto",
tra il 2014 e il 2018: "due hanno lavorato un anno" e soltanto
una terza "ha continuato a lavorare". Buratti ha spiegato di
conoscere dai tempi dell'università e di non aver avuto con lui
affinità politiche. "In parecchie occasioni - ha ricordato -
diceva 'guarda c'è un curriculum, c'è una persona, se riesci
sentila'. Poi il 90 per cento delle persone non erano adatte e
non si guardavano neanche. Se c'era una persona che con il mio
giudizio di persona che lavora nei servizi reputavo adatta per
un profilo professionale magari la si sentiva, la si vedeva".
Sorbara diceva "senti questa persona prima dell'altra nel
momento in cui c'erano più curriculum, ma non posso definirla
una costante", ha detto. "In un'occasione - ha ricordato -
eravamo veramente in crisi e avevo chiesto io nominativi a
Sorbara, e anche ad altri".
Riguardo al contestato bando anziani del Comune di Aosta,
Buratti - rispondendo all'avvocato Corrado Bellora, nel collegio
difensivo di Marco Sorbara - ha ricordato che l'allora assessore
comunale "fu molto contestato dalle operatrici del servizio in
consiglio comunale, una lo insultò. In quel momento non era ben
visto, era un bando che sembrava lasciare a casa un po' di gente
e poi, a mio parere, non era strutturato benissimo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA